Cameroniani cercansi L’officina degli analisti di rischio politico, la cui clientela è in non piccola parte costituita dai grandi nomi dalla finanza globale, non fa mai sosta e sta rapidamente ricalibrando i propri esercizi di scenaristica. Francesco Galietti
I cuori blairiani sono forti, ma se devono rischiare l’infarto diteci almeno a chi possiamo dare la colpa
Brand, comico simil Grillo britannico, e il grande flop pro Miliband Paese che vai, simil Grillo che trovi. Quello inglese si chiama Russell Brand, e lo Spectator ha scritto che “the biggest loser of the night”, il vero perdente delle elezioni britanniche, è proprio lui. Nicoletta Tiliacos
Casa, cara casa L’imposizione fiscale record sugli immobili, il caso Cameron e quello di un austero sindaco romagnolo
Paul Krugman ha sbagliato tutto sull’Inghilterra? Sì, ma non lo dirà mai Paul Krugman ha da sempre una posizione chiara sulla Gran Bretagna e sulla politica di austerità adottata dal governo di David Cameron: per il paese sarà un disastro, per i conservatori al governo anche peggio.
Ma quale Brexit, Osborne ha un piano per l’Europa, e un po’ di alleati Cameron ha incaricato il cancelliere e Philip Hammond di negoziare rapidamente con l’Ue e ha lasciato intendere che potrebbe anticipare il referendum sull'Ue al 2016. David Carretta
Ribellione delle élite Fare “rotta verso il centro” non basta. Il Labour faccia “rotta verso il basso”, senza disdegnare il popolo Marco Valerio Lo Prete
Dall'Inghilterra arriva un Decameron per Renzi Tagliare la spesa per abbassare le tasse. Davide Serra spiega al Foglio perché Renzi deve fare come Cameron (anche sull’austerità) Redazione
Dante, Renzi e il partito liquido. Il pagellone fogliante alla settimana politica Bocciate le autointercettazioni dei grillini e Renato Soru, che di quanto succedeva all'Unità, ha detto, non ne sapeva nulla - di Francesco Cundari Francesco Cundari
La lezione del 1992 e quel che Miliband non ha voluto capire Dopo una notte di sorprendenti risultati ma di commenti sciatti e prevedibili ora ci si augura un po’ di divertimento. Quando Paddy Ashdown si mangerà il cappello e Alastair Campbell il kilt? Erica Scroppo