Tra occasioni perse e còlte, l’incostanza è uno dei nostri mali Guardare indietro per capire la partita che si sta giocando dal 4 marzo. Parla il professor Sabino Cassese Redazione
Sbirciare la stampa locale e scoprire perché il popolo vota così Nell’epoca dei social e dei talkshow trasformati in “terze Camere” del Parlamento, i riferimenti del cittadino medio, delle aree metropolitane e delle periferie che preoccupano il Pd e Beppe Sala Redazione
Perché Pd e Forza Italia sono come i Ds e la Margherita nel 2006 L’asse tra Di Maio e Salvini ci ricorda che il grande discrimine delle alleanze riguarda l’Europa. Le coalizioni si costruiscono così. Le legislature si governano su questo spartiacque. E forse anche i partiti futuri non potranno prescindere dalla nuova divisione del mondo
Il trionfo degli incazzati Dopo cinquant’anni di pedagogia civile improntata al risentimento e alla diffidenza nei confronti della decisione politica, l’onestà e tutte le altre virtù sono finalmente andate al potere Sergio Belardinelli
Autopsia dei caduti elettorali Il paradosso di un Parlamento pieno di professionisti e dilettanti Guido Vitiello
L'ansia franco-tedesca per l'Italia Macron e Merkel cauti sulle riforme Ue paragonano il nostro voto alla Brexit
Perché gli investitori sono diventati tolleranti all’incertezza politica I mercati hanno risposto in maniera relativamente pacata al risultato elettorale del 4 marzo: nessun timore per “raid” in Borsa. Il caso Elliott-Vivendi e la difesa fortuita degli interessi di bandiera
Ripartire dal 3 dicembre. Di cosa ha bisogno il Pd per avere ancora un futuro Sempre che il Pd abbia ancora un senso, l’unica strada per sopravvivere è provare a parlare al cinquanta per cento degli elettori che non ha votato per Di Maio e Salvini, presidiare lo spazio dell’opposizione e recuperare il sogno maggioritario
La Prima Repubblica non torna più, inutile averne nostalgia Altro che Moro e Berlinguer, senza cultura politica e deficit è impossibile un compromesso storico. Parlano Pomicino e Fornero
Bandiera rossa su Milano, ma c'è poco da stare allegri Motivi per cui il Pd può (in parte) pensare positivo dopo i risultati del voto del 4 marzo Redazione