Pamela Mastropietro

Dalla parte di Pamela #depezzamento

Annalisa Chirico

Scoprire una parola che rivela uno scenario di orrore. Il delitto di Macerata

Ho scoperto una parola che non avrei mai voluto leggere. 'Depezzamento', che sarà mai? La macabra scoperta l'ho fatta mentre leggevo alcune carte relative all'omicidio di Pamela Mastropietro, la diciottenne che a Macerata sperava di guarire il suo male di vivere, di riscattarsi dalle sue dipendenze, di cominciare una vita nuova, ancora da immaginare. A diciotto anni, sei una ragazzina, anche se il tuo corpo somiglia a quello di una donna. I periti che hanno partecipato alle autopsie sul cadavere martoriato e smembrato della giovane romana hanno restituito questo lemma oscuro, 'depezzamento'. Consulto l'Enciclopedia Treccani e scopro che la parola si riferisce, in silvicoltura, all''operazione che segue all’abbattimento degli alberi di un bosco, e consiste nel troncarne i rami e le radici e segarne poi il fusto in rocchi di vario spessore a seconda dell’uso a cui sono destinati'. 

 

Avete capito bene: mentre il grande dibattito nazionale si concentra sull'emergenza di un nuovo fascismo, con  professioni collettive di anti-razzismo, anzi una vera e propria gara a chi è più anti-razzista (che è un po' come dire che sono contro la guerra e la fame nel mondo), una ragazza è stata barbaramente uccisa e sezionata come un tronco d'albero. Ossa disarticolate,  cartilagini e legamenti staccati per poi ripulire le teste delle ossa con la varechina. Femori nudi, con cosce e tessuti accuratamente separati. La lingua tra i denti, il polso forato, mentre i genitali, anche questi asportati con perizia, non sono stati ancora ritrovati. Neanche il cuore, non c'è più. 'Niente di mai visto, sentito o letto nella letteratura di anatomopatologia', ha lasciato trapelare il team impegnato nelle autopsie.

 

Lo scempio, consumato sul corpo di questa ragazzina innocente, ripugna all'animo umano. 

 

Per questo, dovremmo mettere da parte la campagna elettorale, la voglia irresistibile di strumentalizzare morte e dolore, da una parte e dall'altra, i vergognosi cori sulle foibe, gli slogan e i cortei tutti concentrati sul raid dello squilibrato che spara a casaccio contro le persone di colore.  

 

A Macerata si è svolto un rito di 'depezzamento'. Vogliamo un processo in tempi non biblici, e che i colpevoli scontino la pena fino all'ultimo giorno.