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Tre idee per risparmiare sull'energia e controllare i consumi

Stefania Nicolich

App e dispositivi per evitare sprechi

Essere green e pensare a come limitare i consumi è certamente molto politicamente corretto. Ma se questo permette di risparmiare si può chiudere un occhio. Midori è partita come start up nel 2011 per poi diventare l’anno scorso una piccola media impresa innovativa, nata e cresciuta presso l’incubatore di Torino I3P. Si occupa di telecomunicazione informatica, il suo obiettivo è quello di realizzare un consumo in dettaglio di come viene utilizzata l’energia elettrica in casa per ottenere un risparmio energetico ed economico. Come primo passaggio ha realizzato l’app Kiui, per i fornitori di energia elettrica (B2B) che con un’intervista di poche domande, incentrate sul tipo di consumo e sul numero di dispositivi utilizzati, crea una fotografia dei consumi della casa. Viene così creata una stima del consumo degli elettrodomestici grazie allo sviluppo di modelli matematici.

 

Dopo sette anni di ricerca ed esperienza nel settore, nasce Ned, il dispositivo di monitoraggio, che con una pinza si attacca al quadro elettrico e trasmette in cloud le impronte elettroniche dei diversi elettrodomestici all’app di facile consultazione. In questo modo si può capire nel dettaglio se ci sono anomalie o se il frigorifero, ad esempio, d’estate sta lavorando tutto il giorno per le calde temperature per fermarsi solo con il fresco della notte, causando sia un eccesso di elettricità sia un sovraccarico che può diventare un danno eventuale per l’elettrodomestico. Grazie all’implementazione di algoritmi machine learning, suggerisce anche se gli elettrodomestici sono da cambiare, e con una ricerca su Internet propone le migliori offerte. Analizzando i diversi consumi, Ned consiglia anche le tariffe energetiche più convenienti per i tipi di utilizzo dell’energia. “Siamo un team di sei persone che lavora con una grande orientazione al consumatore finale cercando di incidere sulla quotidianità delle persone e far risparmiare fino al 20 per cento, monitorando i consumi e con l’adeguata manutenzione”, spiega al Foglio Christian Camarda, ceo di Midori. Ned è stato lanciato sulla piattaforma di crowdfunding, Mamacrowd, e in ventiquattro ore ha raccolto 120 mila euro da investire in ricerca e sviluppo e incrementarne le funzionalità.

 

Enerbrain mira, invece, a migliorare la qualità dell’aria e il comfort termico degli ambienti. Il sistema si basa su sensori ambientali che in tempo reale monitorano i parametri di un edificio per migliorarne poi l’efficienza energetica. Monitora sì i consumi ma interviene anche automaticamente per ridurli. E’ un sistema pensato per i grandi edifici non residenziali, tra cui scuole, aeroporti, centri commerciali, ospedali e grandi impianti industriali. Di questi ultimi viene monitorato l’intero processo produttivo. I dati raccolti si possono monitorare da una dashboard disponibile anche in app per smartphone. I benefici sono di un taglio della bolletta con un risparmio fino al 30 per cento. Attualmente è installato nel centro commerciale 8 Gallery di Torino e nell’ipermercato Carrefour di Gugliasco.

 

Ritornando alle case, un’altra start up aiuta a isolarle meglio. EnerPaper ha sviluppato un’isolante termo-acustico per intercapedini murarie leggero come una piuma. E’ composto di fibre di cellulosa di legno, esenti da inchiostro di stampa e di additivi. Si presenta in bobine per fioritura diretta in cantiere o in forma sfusa per una posa immediata. Permette all’edificio di ottenere un risparmio energetico, è di facile montaggio poiché non necessità in interventi invasivi, con una flessibilità d’uso pensato sia per edifici nuovi ed esistenti e anche per singolo alloggio. Con questo tipo di isolante si può ridurre fino al 70 per cento la trasmittanza termica, con un maggiore isolamento termico e un risparmio sui costi energetici fino al 40 per cento. E non solo, porta anche a un risparmio dei costi di trasporto, riduzione degli scarti e dei tempi di posa.

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