L'idea che mette insieme sale mezze vuote e persone che vogliono vedere certi film

Marta Elena Casanova

    Ci sono volte in cui le passioni danno vita a grandi idee, e poi si trasformano in gratificante lavoro. Nata nella primavera 2015 dall’amore per il cinema del suo creatore, Antonello Centomani, Movieday è una piattaforma web tramite la quale si possono organizzare proiezioni private al cinema.

     

    Negli ultimi dieci anni, in Italia, hanno chiuso più di mille sale cinematografiche, quelle in cui i film in programmazione erano due o tre al massimo, quelle che avevano un che di familiare e confortevole, non tanto per le poltroncine ma per l’atmosfera, quando il signore alla cassa era anche quello che ti vendeva le caramelle. Nemmeno troppo lentamente queste piccole realtà hanno dovuto lasciare spazio ai multisala, con dieci, dodici stanze tra le quali perdersi. E nel frattempo, mentre gli italiani vedevano dissolversi la voglia di uscire di casa per andare in un cinema spesso troppo lontano da casa, hanno cominciato a farsi spazio numerosi servizi di streaming e on demand per vedere serie tv e film all’ora che si vuole, il giorno che si vuole, ben spaparanzati sul divano di casa. Tutti questi fattori messi insieme hanno fatto sì che l’interesse per il cinema come struttura iniziasse a scemare. E’ stato a quel punto che la lumière di Antonello Centomani, laureato in Storia del Cinema e gestore di sale d’essai, si è accesa.

     

    Con pazienza, ricerca, sviluppo e progettazione su quello che aveva in mente di fare, Antonello ha stilato un business plan ed è arrivato primo al premio messo in palio dalla Fondazione Cariplo: centomila euro per la Startup culturale più innovativa e tre mesi presso Make a Cube, Incubatore specializzato in imprese ad alto valore sociale, ambientale e culturale.

     

    Movieday è diventata così reale, e oggi sono una decina a lavorarci. Una volta sul loro sito è tutto piuttosto semplice: si muove il mouse su Crea un Evento, si sceglie un film tra i più di mille in catalogo selezionati in base alla disponibilità di distributori grandi, medi e piccoli, si sceglie la città in cui si vuole avvenga la proiezione e di conseguenza cinema e orario. In relazione a tutti i dati, dal sito vi diranno il numero minimo di partecipanti perché l’evento possa avere luogo e il prezzo del biglietto. Una volta definito il tutto, viene segnalata la data entro la quale raggiungere il quorum: questo serve a Movieday per avere il tempo necessario per gestire aspetti tecnici e spedire il film al cinema affiliato scelto. Preso atto di ciò, si comincia a divulgare l’evento come si vuole: tramite social network, mail, e il sito stesso di Movieday ovviamente, dal quale si comprano i biglietti.

     

    Le persone che approdano sulla piattaforma hanno gusti e intenti differenti: c’è chi organizza in sala il proprio compleanno e in compagnia degli amici rivede il proprio film preferito, chi propone cinema d’essai, grandi classici, documentari, chi sceglie pellicole per aprire poi un dibattito con gli spettatori, e anche insegnanti che vogliono rivolgersi agli studenti in maniera diversa e coinvolgente.

     

    Centomani e i suoi soci danno anche spazio al cinema indipendente permettendo ai registi di proiettare i loro lavori nelle sale italiane.

     

    “Tutti abbiamo del cibo in frigo ma andiamo al ristorante. Allo stesso modo, anche avendo la televisione, andare al cinema dovrebbe essere una bella abitudine”, asserisce Centomani, per cui il cinema, inteso come sala con sedili numerati, deve tornare ad essere protagonista in maniera mai scontata. E un po’ di ragione deve averla, visto che ogni giorno un cinema italiano, tra quelli rimasti, si aggrega alla piattaforma mettendo a disposizione i propri spazi.

     

    Movieday è un modo per uscire dal solitario mondo che le comodità su richiesta rischiano talvolta di creare, un ritorno all’idea di cinema sotto casa con chi vuoi tu, un film che potrebbe intitolarsi “La socializzazione della settima arte”.