Il dispositivo che fa la gastroscopia in pochi secondi e quello che fa comunicare con il pensiero

Stefania Nicolich

    Molti studi di ricerca, per riuscire a concretizzarsi in un progetto finale, hanno bisogno dell’intervento di un imprenditore. L’idea della startup NISO Biomed nasce da uno screening tecnologico svolto da Paul Muller a seguito delle sue precedenti esperienze nei settori del trasferimento tecnologico e del venture capital.

     

    La ricerca acquisita da Muller si basa su un dispositivo innovativo, EndoFaster, che integra e potenzia la gastroscopia.  
    Dice Paul Muller al Foglio: “Il dispositivo consente in tempo reale le analisi chimiche di importanti parametri medici: diagnostica l’infezione da Helicobacter Pylori (in 90 secondi); allerta la presenza di fattori di rischio del tumore allo stomaco (in 15 secondi); analizza l’acidità gastrica utile per i pazienti con reflusso gastro-esofageo, migliorando sensibilmente la terapia del paziente e fornendo informazioni per la scelta del farmaco più adatto  e del suo corretto dosaggio”. I vantaggi di questo macchinario sono innumerevoli. La diagnostica è più accurata, il referto è immediato, il metodo è meno invasivo e permette di ridurre le biopsie e la durata dell’esame. Inoltre, l’ospedale si avvantaggia di un risparmio economico notevole. Il ministero della Salute, che ha lanciato una campagna per le tecnologie che aiutano a ridurre i costi, ha stimato un risparmio di circa 100 mila euro all’anno. Nel caso di start up in campo biomedico, il processo per arrivare al mercato è più lungo che in altri casi. NISO Biomed è stata fondata nel 2009, una volta acquisiti i diritti di proprietà intellettuale ed estesi i brevetti a livello internazionale, il prototipo è stato reingegnerizzato, seguendo i processi di qualità per qualificare il macchinario con certificazioni ISO e CE. Solo nel 2012 è stata avviata una produzione in serie del macchinario e creata una rete di distruzione internazionale. La distribuzione è stata avviata in Italia, Inghilterra, Portogallo, Spagna, Israele, e Arabia Saudita. Nel 2014 NISO Biomed ha incominciato ad avviare trattative per partnership e joint venture nel mercato giapponese e in quello americano.

     

    La maggior quantità di tempo è stata assorbita dalla validazione clinica, importante e delicato processo. Solo dopo aver acquisito una grande casistica medica, i medici hanno cominciato ad avere fiducia nell’effettiva efficacia del metodo. EndoFaster ha quindi ricevuto la validazione da parte di grandi gastroenterologi, come Guido Costamagna, Massimo Rugge e Alessandro Repici.

     

    Nel 2014, NISO Biomed ha ricevuto due premi importanti, il premio Leonardo Startup, conferitole dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Premio dei Premi per l’innovazione, istituito dal governo italiano e conferito dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.

     

    Braincontrol, invece, nasce nel 2012 dal frutto d’innumerevoli studi svolti da Pasquale Fedele, che racconta al Foglio: “Braincontrol è una sorta di joystick mentale, che impiega i pensieri relativi al movimento, come destra, sinistra, su, giù, avanti, indietro. Questi pensieri creano diversi modelli di attività elettrica nel nostro cervello che possono essere identificati. Lo schema generale di attività elettrica è lo stesso da persona a persona, con piccole differenze che possono essere calibrate”. L’obiettivo di questo dispositivo è quindi quello di consentire a chi è affetto da patologie come tetraplegia, Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), Sclerosi Multipla e distrofie muscolari di comunicare. Il sistema può ridare a questi pazienti, che hanno ancora capacità intellettive intatte, la possibilità di interagire e trasmettere.

     

    Per ora, alla prima versione di Braincontrol è costituita da selettore sì/no/non so da usare su un frasario, completamente personalizzabile. L’interfaccia utilizza un metodo di scansione per spostarsi tra le opzioni disponibili e utilizza un solo pensiero, correlato a un movimento per selezionare la scelta desiderata. Braincontrol è portatile, in quanto consiste in un tablet pc e un casco wireless. Le versioni future implementeranno funzionalità avanzate di comunicazione e intrattenimento (tastiera virtuale, text-to-speech, navigazione web, l'interazione via sms, social network, e-mail, web radio), domotica (luci, allarmi, temperatura, ecc.) e robotica (robot umanoidi ed esoscheletri). E’ stato già ideato un robot che può spostarsi e interagire con le persone sempre tramite il pensiero del paziente. La start up che lo produce si trova all’interno dell’incubatore Life Science a Siena ed è affiliata alla Fondazione Filarete di Milano, acceleratore d’impresa nella salute, nei biomateriali e nelle tecnologie avanzate. Il dispositivo è ancora nella fase di test, trenta clienti, tra ASL, ospedali e privati lo stanno già sperimentando. La prima versione è pronta per la commercializzazione, disponibile in inglese, spagnolo e italiano, lingue che in seguito verranno certamente ampliate.
    Tra i più importanti riconoscimenti che Braincontrol ha ricevuto, c’è il premio Marzotto nel 2012 e il MED TEC Europe Startup Academy nel 2015.