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parigi 2024

Cosa ci insegna l'Italia di volley maschile eliminata da un'italiano

Umberto Zapelloni

Andrea Giani da ct della Francia si giocherà una finale olimpica. Noi dovremo essere bravi a resettare tutto nella finalina per il bronzo con gli Stati Uniti

Un italiano nella finale di pallavolo ci sarà. Uno solo, però. Il c.t. della Francia, Andrea Giani, il giocatore con più presenze in azzurro in tutti gli sport. Uno di quella generazione di fenomeni che con l’Italia hanno vinto tutto, tranne i Giochi Olimpici. E la maledizione ha colpito anche questa volta, con la Francia di Giani che ha tenuto l’Italia del suo amico ed ex compagno De Giorgi “con la testa sottacqua per tutta la partita”, come ha lucidamente commentato Andrea Michieletto, l’uomo della resurrezione contro il Giappone. “Non ci siamo mai accesi, abbiamo sofferto in tutti i fondamentali. Volevamo giocarcela meglio, ma anche le facce in campo non erano le solite. Ci sarebbe bastato un attimo per accenderci, ma non abbiamo trovato il modo. Forse siamo stati anche un po’ molli in alcune situazioni e non abbiamo reagito”.

 

Il 3-0 subito sulle note della Marsigliese che ogni tanto partiva a palla per sostenere la squadra di Giani, è un cappotto pesante. Fefè De Giorgi dovrà essere bravo a riattaccare la spina per la sfida con gli States che vale il bronzo: “Loro hanno giocato con grande intensità e qualità, noi non siamo riusciti anche tecnicamente a modificare alcuni aspetti. Siamo stati attaccati, ma non siamo riusciti a cambiare la partita trovando magari la continuità in battuta o riuscendo a limitare i loro migliori, Clevenot e N’Gapeth, Ma adesso abbiamo l’opportunità di tornare a casa con una medaglia che questi ragazzi non hanno mai vinto ad un Olimpiade…”. Bisogna resettare e ripartire. “Speravamo fosse una medaglia di un altro metallo, ma almeno vediamo di prenderci questa, tenendo presente che il torneo olimpico di Parigi è stato di altissimo livello perché ognuna delle otto squadre arrivate alla fase finale avrebbero potuto vincerla”. 

La Francia è stata più forte in tutto. Inutile cercare scuse. Ha impacchettato l’Italia e l’ha presa a pallonate con una sicurezza impressionante, figlia anche di scelte difficili e complesse come quando, durante la ricostruzione, Giani è stato costretto a tenere in panchina N’Gapeth, uno dei migliori giocatori del mondo, ma anche una testa un po’ calda.

Sentire l’inno di Mameli quando sei seduto sulla panchina della squadra avversaria deve fare un certo effetto. Anche se ci sei abituato, ogni volta fa scattare l’emozione. Ma su questo Giani che è sulla panchina francese dal 2022, è chiaro: “Io dico una cosa e la penso davvero: il paese Italia crea un know how incredibile. Qual è la differenza tra mandare un manager a dirigere una grande azienda estera che magari fa la concorrenza all’Italia (vedi Luca De Meo, ad esempio il grande capo di Renault) o mandare un nostro allenatore a guidare un’altra nazionale. Ci sono tanti manager italiani che lavorano all’estero e io al villaggio ho visto tanti bravi allenatori italiani che lavorano con altre nazionali. Lo stato italiano premia questi manager, nel mondo dello sport, almeno del mio sport, se io alleno una nazionale all’estero non posso allenare anche nel nostro campionato, cosa che invece si può fare nel femminile. Così sono costretto ad espatriare con tutta la mia famiglia. Oggi sono contento perché la mia squadra ha vinto, perché andremo a giocarci una finale olimpica, abbiamo battuto una grandissima squadra, ma quando sono là fuori io non penso di aver battuto la nazionale azzurra. Io sono fiero di essere italiano e di esportare quello che l’Italia costruisce. Vorrei che gli italiani venissero premiato in tutti i campi, in quello del lavoro e in quello dello sport che in fin dei conti è un lavoro. Noi allenatori italiani abbiamo una marcia in più e la esportiamo anche perché sulla panchina dell’Italia ce ne può stare uno solo e oggi Fefè è l’uomo giusto”. Parola di Andrea Giani, Cavaliere e Ufficiale al merito della Repubblica Italiana. 

Se dovesse battere anche la Polonia, vedrete che anche la Francia lo farà Cavaliere. “Mi piacerebbe che il nostro straordinario presidente della Repubblica si chiedesse come mai un italiano così non può allenare nel nostro campionato”. La richiesta è semplice. E anche sensata. Prima che la Francia ce lo rubi del tutto, forse il nostro campionato potrebbe ripensarci.

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