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Formula 1

In Austria vince la Ferrari di Leclerc, secondo Verstappen. Sainz si ritira tra le fiamme

Fabio Tavelli

Nonostante i problemi nel finale di gara  arriva la terza vittoria in stagione per il pilota monegasco, che accorcia e si porta a 38 punti dalla vetta del mondiale. Sul podio anche Hamilton, Schumacher Jr finisce sesto

Terza vittoria in stagione per Charles Leclerc, che non vinceva dall’Australia e che aveva un gran bisogno di tornare a sentire l’inno del suo minuscolo Principato. Tre sono stati anche i sorpassi che Leclerc ha inflitto a Max Verstappen a casa sua, un’Austria vestita di arancione con migliaia di tifosi del Campione del Mondo 2021. Una vittoria che pesa però “soltanto” sei punti di recupero per il monegasco sul tulipano capolista. A Verstappen ne restano 38 di margine a 11 gare alla fine della stagione. Le fiamme che hanno avvolto la rossa di Carlos Sainz al 58esimo giro sono però il lato oscuro della medaglia di Maranello perché certamente lo spagnolo sarebbe arrivato secondo dietro il compagno di squadra e avrebbe dato punti per la classifica costruttori (in una domenica da zero per Sergio Perez dopo una sfortunata collisione con Russell nel primo giro) e ne avrebbe tolti a Verstappen.

 

Gli ultimi giri di Leclerc sono stati un calvario per lui e per tutti i tifosi della Ferrari, appena scottati (è il caso di dirlo per le fiamme che ad un certo punto hanno anche fatto temere per il pilota che era rimasto nell’abitacolo) dal ritiro di Sainz. Leclerc aveva un problema nel rilascio del pedale dell’acceleratore e in pochi giri Verstappen si era rifatto sotto. Forse, ma siamo nel campo delle ipotesi, con altri tre o quattro giri avremmo assistito ad una colossale beffa con Verstappen in grado di compiere un insperato controsorpasso. Ma alle 71 tornate è passato meritatamente sotto la bandiera a scacchi Charles Leclerc che pur recuperando pochino (il punto del giro veloce è andato a Max, che sabato aveva preso un altro punticino con la sprint race) ha vinto la sua prima gara in carriera senza partire dalla pole. Complessivamente la Ferrari in Austria era più veloce della Red Bull sia con gomma gialla che con gomma bianca. Un bel segnale su un circuito che sulla carta sembrava favorevole agli avversari e che ha visto sia Leclerc che Sainz passare agevolmente Verstappen.

 

Dopo 11 gare e con 11 ancora sul calendario forse l’A1 Ring ha risolto la questione della prima guida della Ferrari. Sainz, che comunque non avrebbe mai passato Leclerc in pista, è stato messo fuori da un problema di affidabilità (e probabilmente andrà in penalità nel prossimo GP di Francia perché dovrà sostituire la power unit) ed ora ben difficilmente potrà reclamare libertà di lotta con il compagno di squadra. Sarà bene che comunque al muretto rosso siano molto chiari su quelle che necessariamente dovranno essere le regole d’ingaggio da qui alla fine della stagione. La Ferrari non vinceva in Stiria dal 2003 quando il volante della Rossa lo governava Michael Schumacher. Questa volta il suo giovane virgulto Mick ha dato lo squillo più significativo della sua tenera carriera. Per lui sesto posto (due piazze davanti al suo più esperto compagno Magnussen) e la sensazione che ora possa aspirare ad andare a punti in ogni Gran Premio grazie ad una Haas davvero competitiva e a doti che sinora il ragazzino aveva solo lasciato intuire.

 

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