(Foto di Ansa) 

Il Foglio sportivo - That win the best

Aboliranno l'arbitro: tra gentiluomini non serve

Jack O'Malley

C’è un esercito di svincolati a piede libero. Tutta gente che pensava di trovare squadra in fretta

I tifosi gay del Watford hanno fatto annullare un’amichevole della loro squadra contro la Nazionale del Qatar e sul Guardian c’è Tony, fan omosessuale della squadra inglese, che accusa “la cultura maschilista del calcio” che per anni gli ha impedito di “venire a patti con la mia sessualità”. Dunque ci siamo, il cortocircuito ha fatto il giro perfetto, il calcio è il colpevole delle frustrazioni di tanti gay occidentali dunque il calcio deve lavare via la sua colpa e diventare un Pride permanente, e magari parafrasare Boris Johnson su Putin e dire che se i calciatori maschi fossero femmine farebbero meno falli. 
Nel frattempo, sempre in Inghilterra, il Newcastle ha svelato la nuova maglia con i colori dell’Arabia Saudita, che sicuramente piacerà ai loro tifosi gay. Comunque, grazie a Dio è finito il mese del Pride ed è iniziato quello del vero calciomercato, dei ritiri in montagna, dei bidoni spacciati come fenomeni da noi giornalisti, delle attese destinate a non compiersi, il mese in cui si guardano le foto dei raduni delle squadre e si cerca di riconoscere il neoacquisto o di guardare se il bomber ha messo su qualche chilo. Da ieri c’è un esercito di svincolati a piede libero, gente che forse pensava sarebbe stato più facile trovare una squadra e che adesso deve pietire ingaggi a società che non possono permettersi nemmeno lo stipendio dei giardinieri.

Però è estate, nonostante i tentativi di trasformare questo sport in un corso di diritti civili, nonostante i Mondiali in autunno, nonostante l’Europeo femminile e i colpi di mercato che non sono più quelli di una volta, nessuno può impedire ai tifosi di sognare senza il timore di essere smentiti domani: fino al calcio di inizio della prima partita della prima giornata tutto è possibile. Ci appassioneremo anche alla preparazione atletica diversa dal solito a causa del Mondiale che sarà vinto dall’Inghilterra. E a proposito di Mondiale, leggo che in Qatar verrà sperimentata una nuova tecnologia per verificare i fuorigioco al Var. Leggo dal Guardian un articolo trovato zigzagando tra notizie sulle calciatrici e appelli sull’inclusività sessuale: “Durante la Coppa del Mondo le revisioni del fuorigioco saranno condotte creando una mappa 3D dell’azione segnata, utilizzando una combinazione di 12 telecamere e un pallone hi-tech. Il pallone Adidas Al Rihla sarà dotato di un sensore che invia i dati sulla posizione 500 volte al secondo, che verranno confrontati con le posizioni dei giocatori sulla telecamera, con dispositivi sincronizzati che tracciano 29 punti sul corpo dei giocatori e trasmettono informazioni 50 volte al secondo.

Tali dati verranno elaborati utilizzando la tecnologia AI. Dopo essere stato inviato a un operatore Saot verrà ricontrollato da un Var. Il Var trasmetterà quindi il verdetto all’arbitro, che effettuerà l’ultima chiamata ma, in teoria, si limiterà ad approvare la decisione. Una volta presa la decisione, un rendering 3D dell’incidente di fuorigioco verrà mostrato in televisione e sugli schermi degli stadi dei Mondiali”. Ancora un po’ e l’arbitro sarà finalmente superfluo, smetterà di essere cornuto e si tornerà alle origini: quando abbiamo inventato il calcio non serviva certo un estraneo a dire se un gentiluomo aveva fatto fallo a un altro gentiluomo.

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