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Ibrahimovic aveva promesso lo scudetto al Milan. È stato di parola

Matteo Rivarola

Ibra era in campo anche nella squadra rossonera che aveva festeggiato la vittoria della Serie A undici anni prima di ieri. Continuerà o lascerà il calcio da vincente? Non si è ancora esposto, parola a Zlatan

“L’ho detto e l’ho fatto”. Zlatan Ibrahimovic, nonostante i suoi 41 anni non si smentisce mai. Aveva promesso ai tifosi rossoneri, il giorno del suo ritorno a Milanello, di riportare il successo che tanto era mancato negli ultimi anni. Nonostante i numerosi problemi fisici, che lo hanno tenuto lontano dal campo per diversi mesi, è stato protagonista anche in questa stagione. 22 presenze complessive, con una media gol di una rete ogni 124 minuti. Un gol, a dire la verità, è stato capace di segnarlo anche ieri a Reggio Emilia. Una gioia strozzata però da un fuorigioco di pochi metri. Sarebbe stato il finale perfetto di un romanzo ricco di colpi di scena.

 

Il Milan è campione d’Italia, 11 anni dopo l’ultima volta. Era il 2011 all’epoca e anche in quell’occasione in campo all’Olimpico c’era lo svedese, a infondere tranquillità e sicurezza nei compagni. Ibrahimovic a distanza di anni si riprende la scena, c’era bisogno di un pilota che guidasse, insieme a Pioli, fino al traguardo senza uscire di strada. I lunghi discorsi negli spogliatoi alla “Braveheart”, hanno saputo infondere anche nei giovani l’importanza dell’obiettivo finale. Dalle strade di Malmö percorse di fretta in bicicletta per non tardare all’allenamento, al trionfo del Mapei Stadium. Si chiude un cerchio ricco di successi e duro lavoro.

 

Alla domanda sul futuro, Zlatan però non si espone. Saranno giorni di riflessione. Un’idea, di sicuro è già presente nella testa dell’attaccante. Di certo, se dipendesse da Mino Raiola, il consiglio sarebbe quello di continuare e lottare per nuovi obiettivi. “L’adrenalina”, non manca mai a Zlatan Ibrahimovic. La stessa che gli ha consentito di accettare una sfida così ardua e impegnativa. Nel suo destino c’era il Napoli. La casa a Posillipo era già stata individuata. L’11 dicembre 2019, il contratto era pronto a essere firmato. Una chiamata improvvisa, le dimissioni di Ancelotti, il silenzio e l’incognita. Due anni e mezzo dopo Zlatan, alza al cielo il 19esimo scudetto della storia rossonera.

 

Il ginocchio però, continua a creare non pochi problemi. Massaggi e terapie costanti aiutano a prevenire infiammazioni e recidive. Ogni mattina si presenta a Milanello con anticipo per studiare insieme ai preparatori, il tipo di allenamento migliore. Non molla lo svedese, anche quando potrebbe farlo e concedersi del tempo libero. Forse, è proprio questa la sua grande forza. Una mentalità che gli permette tutt’oggi di essere ancora decisivo. Ora davanti a sé, un bivio: continuare a lavorare cercando di migliorarsi ancora o lasciare da vincitore. Parola a Zlatan.

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