Figurine mondiali. Viaggio in quarant'anni di volti da appiccicare

Nella sala Turini della Biblioteca di Arezzo dal 30 aprile al 29 maggio, c'è la mostra “Campioni del Mondo! 1982-2022 Quarant'anni di figurine mondiali”

Francesco Caremani

Un album venezuelano che ritrae l’undici titolare del 15 giugno 1980, Inghilterra-Italia 0-1 di Euro ’80; con Bettega e Benetti che nel 1982 non avrebbero fatto parte della spedizione Mundial. Uno portoghese che nel mettere in fila i campioni del mondo dell’Italia utilizza immagini delle qualificazioni al Mondiale e scambia Mauro Bellugi per Francesco Graziani. E ancora, l’album completato da un bambino brasiliano con le figurine trovate nelle carte dei chewing gum. Queste sono solamente alcune delle chicche che gli appassionati troveranno all’interno della sala Turini della Biblioteca di Arezzo dal 30 aprile al 29 maggio, nella mostra “Campioni del Mondo! 1982-2022 Quarant’anni di figurine mondiali” organizzata dalla Fondazione Arezzo Intour, in collaborazione con il Comune, la Fiera Antiquaria e la Biblioteca Città di Arezzo.

 

Il materiale è di Gianni Bellini, vecchia conoscenza de Il Foglio, il più grande collezionista al mondo di album (più di 4mila) e figurine di calciatori (più di due milioni), il Times l’ha definito “A grandfather with the passion of a schoolboy” e grazie a questa passione la sua faccia, come uno dei tanti giocatori che custodisce gelosamente, è finita sui media di tutto il mondo: da History Channel all’Equipe, a FourFourTwo. Una collezione iniziata all’età di quattordici anni e che nel tempo si è arricchita e affinata.

  

Nella mostra di Arezzo ci sarà un assaggio di tutto il materiale posseduto da Bellini che meriterebbe un museo dedicato, il grande sogno di Gianni: undici teche, come una squadra di calcio, che ripercorreranno l’avventura azzurra di Spagna ’82, con gli avversari delle sette partite, più due focus, uno sull’indimenticabile hombre del partido, Paolo Rossi, e l’altro su Francesco Graziani che ad Arezzo, sia calcisticamente che umanamente, è di casa, per finire con una miscellanea dell’Italia Campione del Mondo.

  

E se il calcio è un romanzo di formazione, e lo è, il Mondiale del 1982 è la nostra via Pal, è il nostro “Stand by Me” (il film), è il nostro centro di gravità permanente, considerando che “La voce del padrone” di Franco Battiato, uscito nel settembre dell’81, fu la colonna sonora dell’estate Mundial. Così come la quarta stella del 2006, con riferimenti diversi, lo è stata per i più giovani. E, sempre, se secondo Pier Paolo Pasolini “il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo”, possiamo dire che collezionare figurine è un rito pagano che si tramanda di generazione in generazione e che non ha mai perso il suo fascino. Un fascino che ad Arezzo trova la sua naturale collocazione, come spiega Simone Chierici, presidente della Fondazione Arezzo Intour e assessore al turismo: “Arezzo è il luogo perfetto per ospitare una mostra che, oltre a evocare ricordi indelebili in ciascuno di noi, racconta la passione per il collezionismo. Questa è la città della Fiera Antiquaria, una manifestazione che da oltre cinquant’anni trasforma il centro storico in uno spazio d’eccezione per chi ama l’antiquariato ma più in generale le cose del passato, il vintage e, appunto, il collezionismo di qualità”.

  

Il 1982, inoltre, è un anno storico anche per la città, che prima di impazzire di gioia per il terzo titolo iridato aveva festeggiato il ritorno in Serie B della squadra amaranto, guidata da Antonio Valentin Angelillo, dopo avere vinto dodici mesi prima la Coppa Italia Semiprofessionisti. Al vernissage di presentazione, insieme con Francesco Graziani e Giancarlo Antognoni, campioni del mondo con l’Italia di Enzo Bearzot, sarà presente anche l’aretino Domenico Neri che dell’Arezzo di quel periodo era la bandiera indiscussa. Proprio quell’Antognoni che a Gianni Bellini aveva confessato la sua passione per le figurine: “Mi disse che non è stato l’esordio in Nazionale a farlo sentire arrivato, ma la sua prima figurina nell’album della serie A”.

  

La mostra aprirà al pubblico sabato 30 aprile, alle 17, e resterà aperta ogni venerdì, sabato e domenica, fino al 29 maggio, altra data, purtroppo, indimenticabile per Arezzo e il calcio mondiale. A ricordare Paolo Rossi, scomparso il 9 dicembre 2020, tra gli altri materiali ci sarà un piccolo album con trentasei sue figurine, attraverso le quali l’attaccante spiegava i fondamentali del calcio. Le figurine e gli album sono, invece, i fondamentali delle nostre emozioni.

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