tifo rovesciato

Il Barcellona è stato sconfitto in campo e sugli spalti

Filippo Passeri

Il Camp Nou si è trasformato, per una notte, nel Deutsche Bank Park, lo stadio dell’Eintracht Francoforte. Come è stato possibile?

“L'ambiente non ci ha aiutato. Sembrava una finale, con i due settori dello stadio diviso per le tifoserie. Il club sta verificando ciò che è successo. È stato un nostro errore di calcolo, questo è chiaro. È deludente. Speravamo che i tifosi fossero lì con noi, ringraziamo comunque coloro che sono venuti”, è amareggiato Xavi, l’allenatore del Barcellona, alla fine della partita che ha visto i blaugrana perdere per tre a due in casa e salutare l’Europa League. Ma a tenere banco non è tanto il risultato, che si inserisce in una stagione già di per sé deludente per la caratura del Barcellona, bensì "l’invasione" di 20 mila tifosi dell’Eintracht Francoforte che hanno colorato di bianco (che per ironia del destino è il colore del Real Madrid) lo stadio. Anche i calciatori della squadra spagnola sono rimasti spiazzati da questa anomalia – immaginatevi di uscire dal tunnel casalingo per il riscaldamento e ritrovarvi sommersi dai fischi – il difensore Ronald Araujo, per esempio, si è detto sorpreso di vedere tutti quei sostenitori tedeschi e ha aggiunto che il club deve spiegare perché è stato possibile ciò.

 

    
Il dilemma è proprio questo, come è potuto succedere?

Le speculazioni sono diverse ma la versione più accreditata sembra quella di Xavier Bosch, giornalista del Mundo Deportivo il quale spiega che la motivazione è da ricondurre alla scelta avventata della proprietà, che ha permesso agli abbonati non presenti allo stadio di vendere il loro tagliando a chiunque. Questa notizia ha portato ad un esodo di massa dalla Germania, sono arrivati addirittura in 37 mila a Barcellona molti dei quali sono riusciti a entrare comprando i biglietti degli abbonati. Non solo, i tifosi tedeschi si sono sparpagliati in tutto lo stadio e non unicamente nel settore ospiti, generando litigi e battibecchi sugli spalti, con gli addetti della sicurezza che sono dovuti intervenire a più riprese per placare gli animi. I tifosi blaugrana hanno vissuto tutto ciò come uno sfregio e alcuni hanno dovuto abbandonare lo stadio perché importunati, ripetutamente, dai tedeschi.


Con queste premesse la sconfitta degli spagnoli, che al settantesimo minuto si sono ritrovati sotto tre a zero, appariva quasi inevitabile.

 

La figuraccia si inserisce in una stagione abbastanza fallimentare, testimoniata dal fatto che ieri sera il Barcellona stava disputando un quarto di finale di Europa League e non di Champions League, il palcoscenico naturale della squadra della Catalogna. Il ritorno agli antichi fasti, però, passa anche per questi episodi, perché se l’avvento di Xavi sembra aver riportato quel calcio totale e spettacolare tipico dei balugrana, la società ed il presidente Laporte non possono permettere che si verifichino situazioni di questo tipo, che imbarazzano i tifosi e macchiano la storia gloriosa del club.

 

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