That win the Euro

Von der Leyen e i suricati non possono sbagliarsi: vince l'Inghilterra

L'Italia è campione d'Europa di lancio delle mani avanti, tra complottismi e alibi arbitrali già pronti

Jack O'Malley

Da mercoledì sera non faccio che leggere tesi complottiste secondo cui Ceferin starebbe aiutando i Tre Leoni perché ha un debito con Boris Johnson, artefice del disinnesco dell’operazione Super League.

Londra. Non so se l’Italia batterà l’Inghilterra e vincerà l’Europeo (secondo me no, l’ho scritto mesi fa: lo vinciamo noi, ho una scorta di birre e brandy da sopravvivenza all’olocausto nucleare), ma so che giornali e tifosi italiani sono già campioni d’Europa nel lancio delle mani avanti. Accuse all’arbitro, lamentele sul var, dettaglismi sul numero di palloni in campo (per arrivare in finale servivano due palle così, no?). Da mercoledì sera non faccio che leggere tesi complottiste secondo cui Ceferin starebbe aiutando i Tre Leoni perché ha un debito con Boris Johnson, artefice del disinnesco dell’operazione Super League. Branchi di assatanati sui social e sui giornali costruiscono già l’alibi perfetto (o il falso ostacolo che in caso malaugurato di vittoria servirebbe alla retorica del “siamo più forti anche delle ingiustizie”), e giurano che è già tutto apparecchiato, la Regina Elisabetta arbitrerà la finale e regalerà all’Inghilterra un rigore ogni volta in cui Sterling entrerà in area lasciandosi cadere a terra fulminato, schiere di tifosi laserdotati infastidiranno Donnarumma dagli spalti e Maurizio Crosetti verrà portato in trionfo da chi di noi al referendum sulla Brexit aveva votato Remain.

A quelli che in queste ore dicono seriamente che l’Inghilterra non dovrebbe giocare all’Europeo perché non fa più parte dell’Unione europea regaleremo corsi di geografia politica, a chi accusa Ceferin di avere fatto giocare apposta a Wembley tutte le partite della Nazionale inglese ricorderemo che questa formula era stata decisa da Michel Platini. È vero, noi abbiamo il problema di dovere vincere, e so che non sarà facile come pasteggiare ad aringhe affumicate e bionda, ma so anche che non è sempre ora di psicodrammi collettivi, troppi ne abbiamo vissuti per essere sordi al richiamo della gloria. È  una finale con troppi corsi e ricorsi, per noi e per voi, alla fine si annullano e conta quello che succede in campo. Il peso psicologico è tutto su di noi? Sapremo meritarlo, voi fate pure i paraculi ripetendo che è già una vittoria essere arrivati in finale. E poi, parlando di cose serie, un gruppo di suricati dello zoo di Londra ha già pronosticato il nostro successo. Lodevole l’iniziativa di un guardiano che ha piantato due bandiere e poi ha controllato quale delle due venisse abbattuta prima dalle adorabili bestiole.  Mi rendo conto che vale come i pronostici che faccio al pub dopo la terza pinta, ma se non vi bastano i suricati sappiate che la von der Leyen ha fatto sapere che tiferà Azzurri: è chiaro che a questo punto l’Italia non ha nessuna possibilità di batterci. 

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