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Tifare contro

Era giusto far giocare Sampdoria-Fiorentina alle 19?

Giovanni Francesio

Il recupero della prima giornata di campionato dimostra che a chi “gestisce” il calcio italiano non frega assolutamente nulla dei tifosi. La replica della Lega

La prossima volta, risparmiateci il minuto di silenzio. La prossima volta, almeno, risparmiateci. Risparmiateci le dichiarazioni contrite, le parole vuote, i minuti di raccoglimento, i lutti al braccio. Risparmiateci tutta la vostra fuffa e la vostra insopportabile retorica. Visto che poi, quando serve, non fate nulla, anzi fate danno.

 

Il “voi” è riferito alla Lega calcio, che ha deciso di far giocare il recupero di Sampdoria-Fiorentina mercoledì prossimo, con orario fissato in un primo tempo alle 17 e poi, dopo le proteste di tifosi, Comune e Regione, alle 19. Ma 17 o 19 non cambia niente, siamo comunque nel pieno di un giorno feriale, in una città strozzata dal traffico dopo il crollo del ponte Morandi, con le scuole che a Genova riapriranno lunedì 17, e alla vigilia del Salone Nautico che inizia il 20.

 

Dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, che a chi “gestisce” il calcio italiano, a quello spensierato gruppetto di burocrati che dai circoli romani comanda pigramente Figc e Lega, non frega assolutamente nulla né dei tifosi né del contesto in cui il loro spettacolo va in scena. Tifosi che invece dimostrano di essere gli unici con la testa sul collo, visto che con un comunicato bello e appassionato (“Chi ha deciso è consapevole dello stato attuale della città?”) hanno annunciato che lo stadio resterà deserto, non per protesta, ma per senso di responsabilità e per senso civico, per evitare di mettere in giro per Genova ventimila persone a incasinare ulteriormente una situazione già pesantissima.

 

Senso di responsabilità, dunque, quello che manca del tutto alla Lega calcio che, evidentemente, non vuole si giochi la sera. Infatti all’Uefa ha chiesto sì di poter spostare l’orario, ma alle 19 e non alle 20.45, lasciando dunque il disagio del tutto inalterato. Perché? Non si capisce, esattamente, visto che comunque anche l’orario delle 19 vìola la regola della non-contemporaneità tra Campionato e Champions.

 

Il risultato di tutta questa ottusità è che avremo un’altra partita di campionato praticamente senza pubblico. Se ne sentiva il bisogno.

 


 

Al direttore - In riferimento all’articolo pubblicato sabato sul suo giornale dal titolo “La prossima volta non fateci fare il minuto di silenzio” desideriamo fornire alcune precisazioni sulla ricostruzione effettuata dal vostro articolista. Non è affatto vero che la “Lega serie A non vuole che si giochi la sera”, come dedotto dal giornalista Giovanni Francesio basandosi su una ricostruzione errata dei fatti. Molto più semplicemente esiste un regolamento della Uefa, valido per tutti i paesi europei, che vieta a qualsiasi campionato di calcio di prima divisione di disputare partite in contemporanea a gare delle coppe europee. La Lega serie A, nel rispetto di tale disposizione, conoscendo l’attuale criticità sofferta dal territorio genovese, ha comunque provato, in prima battuta, a chiedere una deroga alla Uefa per fissare il recupero della partita Sampdoria-Fiorentina alle ore 20.30 del 19 settembre. Di fronte alla risposta negativa del massimo organismo europeo, abbiamo inoltrato una seconda richiesta per spostare il calcio d’inizio perlomeno alle 19.00, sollecitando la Uefa a una nuova valutazione specifica della difficile situazione di Genova. L’orario delle 19.00 è stato in seguito concesso dalla Uefa, in via del tutto eccezionale, solamente poiché mercoledì prossimo le due formazioni italiane in campo per le coppe europee, Juventus e Roma, giocheranno entrambe alle 21.00, evitando quindi sovrapposizioni tra squadre italiane impegnate in serie A Tim e in Champions League. Chiediamo gentilmente la pubblicazione integrale della nostra precisazione ai sensi dell’art. 8 della legge n. 47/48.

Ufficio Stampa Lega Serie A

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