I nuovi fasti del Milan pre derby e le speranze del Benevento. La domenica nel pallone

Leo Lombardi

Nel giro di pochi mesi i ruoli si sono invertiti: Spalletti è passato sul banco degli imputati, Gattuso è diventato il salvatore dei rossoneri. Quello che c'è da sapere sulla 27esima giornata di serie A

GENOA-CAGLIARI

(domenica ore 12.30, arbitro Pasqua di Tivoli)

 

Due squadre che sono state scosse nelle loro certezze nell'ultimo turno, il Genoa perdendo senza colpo ferire a Bologna e il Cagliari travolto in casa dal Napoli. I sardi confidano in un risveglio di Pavoletti, che proprio a Marassi visse la sua migliore stagione in assoluto nel 2015/16, prima della scellerata scelta di trasferirsi a Napoli al mercato di gennaio.

ATALANTA-SAMPDORIA

(domenica ore 15, arbitro Tagliavento di Terni)

 

Sono le migliori provinciali del campionato, la Sampdoria sta provando a togliere la leadership conquistata la passata stagione dall'Atalanta. Non lotteranno mai per un titolo (forse), ma si danno da fare per essere indicati come piccoli modelli da seguire. Come i blucerchiati, che pensano di dare vita a una polisportiva per offrire un'alternativa a una città che vive solo di calcio.

BENEVENTO-VERONA

(domenica ore 15, arbitro Valeri di Roma)

 

Diamo ancora un'ultima possibilità al Benevento: se batte il Verona va a meno sei in classifica, coltivando una speranzella di salvezza. Squadra ridisegnata dal mercato invernale, danno un esempio positivo anche quelli che si pensava fossero scesi in Italia per svernare, come Sagna. E questo aiuta senz'altro.

CHIEVO-SASSUOLO

(domenica ore 15, arbitro Guida di Torre Annunziata)

 

Il Sassuolo è in netta fase involutiva, con appena tre punti raccolti in otto giornate. E' svanito il benefico effetto iniziale di Iachini, la quota salvezza si sta abbassando pericolosamente. E se tradiscono anche i cosiddetti leader (vedi Berardi, espulso nell'ultima giornata), allora l'orizzonte diventa pericolosamente oscuro.

TORINO-CROTONE

(domenica ore 15, arbitro Gavillucci di Latina)

 

Alla sconfitta nel derby ha fatto seguito quella di Verona: come volevasi dimostrare, hanno sottolineato i più avvezzi alle vicende del Torino, ben sapendo come la squadra si sgonfi dopo un ko con la Juventus. Ecco, la squadra. Dopo aver cambiato allenatore, forse a qualcuno verrà il dubbio di averla sopravvalutata, soprattutto ora che non ci sono i gol di Belotti a coprire eventuali magagne.

UDINESE-FIORENTINA

(domenica ore 15, arbitro La Penna di Roma)

 

A inizio stagione i buongustai della tribuna viola storcevano il naso di fronte a Cristiano Biraghi. Non solo perché gli era stata affidata una maglia da titolare nella Fiorentina dopo una carriera di medio-basso cabotaggio, ma anche perché l'esterno sinistro si arrogava il diritto di tirare i calci piazzati. Nell'ultimo turno ha regalato un gol da applausi contro il Chievo (slalom e sinistro all'incrocio), almeno i tifosi più obiettivi si saranno ricreduti.

MILAN-INTER

(domenica ore 20.45, arbitro Di Bello di Brindisi)

 

Nel giro di un paio di mesi i ruoli si sono invertiti: Spalletti è passato sul banco degli imputati in casa Inter, Gattuso è diventato il salvatore del Milan. I due tecnici ci hanno messo molto di loro in tale situazione, ma gran parte delle responsabilità va ai giocatori. Così l'Inter ha ritrovato una frantumazione dello spogliatoio come non si vedeva da tempo, nonostante le smentite di rito, mentre il Milan sembra tornato quello bello compatto dell'epopea berlusconiana. E sullo sfondo, a rendere comune il destino delle due milanesi, restano i dubbi sollevati a tempi regolari sulle due proprietà.

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