La Juve "aspetta" Dybala, mentre Zenga è già sotto esame a Crotone. La domenica nel pallone

Leo Lombardi

I bianconeri attendono con pazienza il rilancio dell'attaccante, mentre i calabresi cercano il ritorno alla vittoria. In serata c'è Atalanta-Lazio. Tutto quello che c'è da sapere sulla 17esima giornata di Serie A

VERONA-MILAN

(domenica ore 12.30, arbitro Orsato di Schio)

Sono bastati pochi mesi del nuovo corso per rimpiangere Berlusconi&Galliani, ultimo esempio il ritorno di fiamma del caso Donnarumma. In altri tempi sarebbe stato risolto nelle segrete stanze, magari con una cena ad Arcore, oggi si combatte in piazza, con parole che sono più regolamenti di conti che concetti costruttivi. Il Milan domenica ha trovato a fatica la prima vittoria, si attende conferma in quella che resta ancora oggi - a oltre quarant'anni di distanza - la fatal Verona.

BOLOGNA-JUVENTUS

(domenica ore 15, arbitro Banti di Livorno)

Per quanto riguarda gestione degli uomini, accomodarsi a casa Juventus. Qui un caso ce l'hanno da parecchio tempo ed è Dybala con la sua involuzione. Eppure nessuno fa drammi, si attende con pazienza, alternando gli uomini a disposizione. Come Bernardeschi, finora centellinato nell'uso eppure mai polemico, nonostante sia uno dei talenti su cui puntare in futuro.

CROTONE-CHIEVO

(domenica ore 15, arbitro Pairetto di Nichelino)

La prima è andata male al nuovo allenatore Zenga: quarta sconfitta consecutiva per il Crotone (cinque se si aggiunge la Coppa Italia) e contro una rivale che non stava benissimo come il Sassuolo. E persino il gol, che mancava, è stata un'autorete. Contro il Chievo servirà qualcosa in più, soprattutto se Sorrentino sarà quello insuperabile che ha fermato in ogni modo la Roma.

FIORENTINA-GENOA

(domenica ore 15, arbitro Calvarese di Teramo)

Fiorentina rivoluzionata in estate, come il Milan, ma seguendo un filo logico mancato in casa rossonera (con qualche ragione da dare a Raiola). Ma qui l'uomo mercato è il direttore sportivo Corvino, uno che sa pescare bene con pochi uomini a disposizione. Il resto l'ha fatto Pioli, che lavora al meglio se gli lasciano il tempo, come confermato dalle ultime prove.

SAMPDORIA-SASSUOLO

(domenica ore 15, arbitro Gavillucci di Latina)

Iachini è arrivato al Sassuolo e ci ha messo il solito pragmatismo. Può uno squadra pressoché immutata passare a un nuovo sistema di gioco? Parecchio complicato, eppure Bucchi si era intestardito con la difesa a tre: i risultati negativi e l'esonero sono stati diretta conseguenza. Oggi il Sassuolo ha ritrovato il 4-3-3 impostato da Di Francesco, con benefici. La controprova a Marassi, dove la Sampdoria deve riprendere un filo interrotto dopo la vittoria sulla Juventus.

BENEVENTO-SPAL

(domenica ore 18, arbitro Pasqua di Tivoli)

Arriva la Spal, terzultima, il Benevento ha l'occasione per trovare la prima vittoria. Il tempo stringe, il girone di andata si chiude nel giro di tre giornate e serve un colpo d'ala per dare un senso alla propria presenza in campionato. A Ferrara devono gestire il caso Borriello, prigioniero di prove negative e del regolamento. A gennaio non potrà andare via, visto che già indossato due maglie diverse (Cagliari e Spal): dovrà decidere se fare il prepensionato o no.

ATALANTA-LAZIO

(domenica ore 20.45, arbitro Irrati di Pistoia)

Tempo di Natale, tempo di cene sociali. A quella dell'Atalanta il presidente Percassi è stato chiaro: “Un anno fantastico”. Ne ha piena ragione, dopo il quarto posto e la qualificazione ai sedicesimi di Europa League. Sul piatto ci sono il rifacimento dello stadio e gli ulteriori investimenti nel centro sportivo di Zingonia, serbatoio della prima squadra come pochi altri. Anche nel calcio l'Italia che progetta, sgobba e realizza la trovi in provincia.

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