L'attaccante della Juventus Gonzalo Higuain (foto LaPresse)

Il cannibalismo di Higuain e le deformazioni di De Boer. La domenica nel pallone

Leo Lombardi
Dopo i due anticipi del sabato torna in campo la serie A. Dalla solitudine napoletana di Sarri alle pistolettate novecentesche di Genoa-Bologna quello che forse non sapete della settima giornata del campionato italiano.
EMPOLI-JUVENTUS

(domenica ore 12.30, arbitro Mazzoleni di Bergamo)

 

Anche alla Juventus si conferma la legge di Higuain. Ovvero: la poca gloria per chi gli giochi accanto. E già scendere in campo è comunque un successo, visto che il centravanti cannibalizza il reparto fino a essere punta unica. In bianconero ancora non avviene, un compagno c'è, ma i numeri dicono questo: Dybala zero gol e Mandzukic zero gol, almeno in campionato. Il lunch match in trasferta a Empoli giunge quanto mai ghiotto per sbloccarsi.

 

 

ATALANTA-NAPOLI

(domenica ore 15, arbitro Rizzoli di Bologna)

 

Non sono stati giorni semplici per i due allenatori: non nei confronti dei tifosi bensì nei rapporti con quella che dovrebbe essere la loro prima alleata, ovvero la società. Gasperini ha mugugnato sulla mancanza di chiarezza interna all'Atalanta, Sarri dà l'impressione di essere sempre più solo. Un bene, comunque, visto quanto sta offrendo il Napoli tra campionato e Champions League.

 

 

BOLOGNA-GENOA

(domenica ore 15, arbitro Maresca di Napoli)

 

Negli Anni Venti questo confronto si decideva anche a colpi di pistola tra le rispettive tifoserie (vedi il campionato 1924-25), oggi i tempi sono decisamente più tranquilli. Quel campionato diede il primo titolo al Bologna, che sbarrò la strada al Genoa sulla strada verso la stella, diventa in seguito una chimera. Gli obiettivi attuali sono di gran lunga più limitati, ma le due squadre divertono, tenendo dignitosamente botta.

 

 

CAGLIARI-CROTONE

(domenica ore 15, arbitro Giacomelli di Trieste)

 

Una richiesta diretta al Crotone: non azzoppare un campionato prima del tempo. In tanti danno i calabresi retrocessi con largo anticipo, con qualche ragione visto che è arrivato un solo punto contro avversarie alla portata, Roma esclusa: Bologna, Genoa, Empoli e Atalanta. Cagliari-Crotone la passata stagione valeva la serie A, oggi dispensa punti per la salvezza. In B finì con un'ampia vittoria (casalinga) a testa.

 

 

SAMPDORIA-PALERMO

(domenica ore 15, arbitro Mariani di Aprilia)

 

Due partite a raccogliere applausi, quindi quattro a incassare ceffoni. Cammino schizofrenico quello della Sampdoria, nonostante le cadute contro Roma e Milan siano apparse immeritate. Ma i complimenti non fanno classifica, per Giampaolo è meglio tornare in movimento. Il Palermo è avversario diventato improvvisamente complicato. Anche la Juventus ha fatto parecchia fatica per averne ragione nell'ultimo turno.

 

 

MILAN-SASSUOLO

(domenica ore 18, arbitro Guida di Torre Annunziata)

 

Sergio Squinzi è sempre stato uno dei candidati “in pectore” all'acquisto del Milan: non tutto, magari una parte. Il suo tifo rossonero è solido, come i rapporti con la società rossonera. Nella prima stagione di serie A, in tempi di crisi, cercò di prendere Filippo Inzaghi, allora allenatore della Primavera milanista. Appetiti negati due volte, sul fronte societario come per Inzaghi. E gli è andata bene, visto che il Sassuolo è diventato un gioiellino di provincia e Di Francesco il suo profeta. Al punto da sbarrare la strada verso l'Europa proprio al Milan. Con sommo godimento.  

 

 

TORINO-FIORENTINA

(domenica ore 18, arbitro Calvarese di Teramo)

 

Questa promette di essere una delle partite più interessanti della giornata, visto il momento di entrambe: Torino reduce dal successo senza macchia sulla Roma, Fiorentina confortata dall'Europa League dopo le polemiche con il Milan. Avvincente come era stato avvincente il duello tra Cairo e Della Valle per assicurarsi il gruppo Rcs. Ha vinto il primo, promettendo programmi pirotecnici per il rilancio. Impresa complicata, ma se c'è riuscito con il Torino...

 

 

ROMA-INTER

(domenica ore 20.45, arbitro Banti di Livorno)

 

Tutta colpa del fairplay econcomico e di Michel Platini, cui ormai si può addossare qualsiasi male del calcio. Per giustificare la nuova figuraccia in Europa League, De Boer si è attaccato a una lista Uefa in cui deve fare i conti con il bilancio: fuori chi costa troppo. Il fatto è che l'Inter ha perso contro (avessi detto) Hapoel Beer Sheva e Sparta Praga. Il successo sulla Juventus ha forse deformato le prospettive della squadra, come spesso capita in casa nerazzurra. Contro la Roma un esame importante, anche per i giallorossi.