foto Kosala Bandara via Flickr

Belle le Olimpiadi. Solo che ora il Brasile non ha più soldi per le Paralimpiadi

Maurizio Stefanini

Problemi di budget, dicono a Rio. E mancano i fondi per pagare i biglietti aerei agli atleti.

Con 50 paesi e 4.300 atleti partecipanti dovevano essere le Paralimpiadi più grandiose della storia, quelle in agenda a Rio de Janeiro tra il 7 e il 18 settembre. Ma adesso c’è addirittura il rischio che i para-atleti siano costretti a pagarsi il biglietto aereo da soli per colpa dei buchi di bilancio delle Olimpiadi di Rio e dei diktat della giustizia federale brasiliana. Ben 7,5 milioni di dollari destinati a rimborsare i voli dei partecipanti sono stati destinati a compensare il deficit del “Comitato Rio 2016”, che solo così è riuscito a organizzare i Giochi malgrado la crisi economica, quella politica e gli scandali. In più, venerdì scorso la giustizia federale ha ordinato il congelamento di tutti i trasferimenti ai Giochi di qualunque entità pubblica o parastatale fino a quando il Comitato non avrà pubblicato in dettaglio i suoi bilanci. Perfino i fondi già incassati non potranno essere utilizzati, pena una multa da 100.000 reais al giorno, circa 31.000 dollari. E così mancano al conteggio 270 milioni di reais: 84 milioni di dollari.

 

È un vero e proprio braccio di ferro, perché per conto suo il Comitato rifiuta invece di dare rendiconti. “Siamo una istituzione privata”, argomenta. “Non siamo obbligati alle regole di trasparenza del settore pubblico”. E ha annunciato un ricorso, promettendo che comunque, in un modo o nell’altro, i soldi per i biglietti dei para-atleti salteranno fuori entro la fine del mese. Se non sarà così, “vari paesi non potranno venire a Rio a un evento per il quale gli atleti si stanno preparando da anni”, ha denunciato il presidente del Comitato paralimpico internazionale, Philip Craven, parlando di una situazione “abbastanza precaria”. Il direttore della comunicazione del “Comitato Rio 2016”, Mario Andrada, ammette che le vendite dei biglietti d’ingresso per le Paralimpiadi non sono state eccezionali e che anche gli sponsor non sono stati all’altezza delle aspettative. Dopo il successo di audience di Pechino e Londra c’è però grande attesa tra le tv di tutto il mondo, e anche negli Stati Uniti l’evento sarà trasmesso per la prima volta.

 

Sul punto lunedì si è impegnato personalmente il sindaco di Rio de Janeiro, Eduardo Paes, che ha annunciato a sua volta un ricorso contro la giustizia federale, ma ha garantito che nell’eventualità, il municipio ha un po’ di fondi da destinare: tra i 100 e i 150 milioni di reais, equivalenti ai 31-46 milioni di dollari. “Se non si celebrassero le Paralimpiadi sarebbe una vergogna per il Brasile”, ha spiegato. Ma a questo punto la parola d’ordine è, alla Quintino Sella, quella dell’economia fino all’osso. O, come la traduce Andrada: “Non avere lussi, non avere spese eccessive, essere creativi, innovare, avere l’orgoglio di quel che stiamo facendo, orgoglio dell’esempio che gli atleti danno alla società, tanto nei Giochi olimpici come in quelli paralimpici”. In effetti il bilancio delle Paralimpiadi è già stato tagliato tre volte, incidendo sia sulle strutture per i giornalisti sia sui trasporti e sul cibo.

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