Paulo Sousa, allenatore della Fiorentina

Filosofi e nuovi (presunti) filosofi

Maurizio Crippa

La tentazione di pensare che Sarri sia il nuovo Conte, solo con un toupé diverso e occhiali che neanche un saldatore di Bagnoli degli Anni Sessanta, a questo punto è insuperabile. La tentazione di abituarsi troppo rapidamente (rassegnarsi mai) al fatto che Paulo Sousa sia una specie di reincarnazione di Mou è dietro l’angolo, ma a tenerla a bada ci aiuta proprio lui. Che studia da Filosofo, è chiaro, ma finché dice fregnacce tipo: “È bella questa sensazione della gente e della città che ti spingono”, allora noi Orfani del Pensiero Supremo dormiamo tranquilli. Perché il Filosofo di Setubal – checché stia vivendo un periodo che lo livella quasi, come media punti, a Sinisa il Rossonero – ha sempre un pensiero superiore: “E’ sicuramente il periodo più brutto della mia carriera. E’ arrivato tardi, dopo 15 anni, ma è qualcosa che mi sta aiutando a essere migliore”, ha detto. Nonché: “E’ un’esperienza fantastica, ma che non voglio si ripeta”. Ed è questo che ancora fa la differenza con Mancio, uno che invece dice: “Secondo me eravamo un po’ troppo lenti nel far girare la palla”. Lenti? Miguel Gotor sembra Bolt, al confronto.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"