L'allenatore dell'Inter, Roberto Mancini (foto LaPresse)

Ho sognato un grigio Mancio (davvero)

Maurizio Crippa

L’altra notte ho sognato il Mancio. Davvero, giuro. Non sono proprio uno psicotico del calcio, non lo sogno mai. Mai sognato nemmeno Mou, davvero. Epperò eravamo su uno strano grande taxi collettivo, forse a Firenze, e lui a un certo punto si gira e mi dice, e non riesco a decidere se sia più irritato o deluso: “Ma perché di Medel hai scritto quelle cose? Gli errori si fanno, ma c’è la professionalità dei calciatori da difendere, e ogni tanto voi dovreste essere più obiettivi”. Aveva un soprabito leggero di cachemire grigio chiaro, magnifico. Io sul taxi pensavo: a) lo facevo un po’ meno lamentoso, però. b) certo che a stare in una gabbia di matti come l’Inter, i capelli si fanno grigi anzitempo, ton sur ton con il soprabito. Poi mi è sembrato di sentire un “…sostenerci un po’…”, ma il ricordo qui diventa fioco. E comunque, è andata via anche questa. C’era un bel sole, i meritevoli campioni in gita a San Siro, si poteva chiuderla bene nel primo tempo. Ma i neuroni, cazzo!, i neuroni. “Perché di Medel hai scritto quelle cose?”. “… Ma io non le ho scritte, Mancio…”. Non ancora.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"