Le insensibili lacrime di Pirlo

Simonetta Sciandivasci
Ipotetica pagina di diario segreto di Pirlo: “Oggi abbiamo vinto lo scudetto, ma tanto lo sapevo. Ho lacrimato, maledetto antistaminico. Chissà che palle sarà vincere la Champions League”.

Ipotetica pagina di diario segreto di Pirlo: “Oggi abbiamo vinto lo scudetto, ma tanto lo sapevo. Ho lacrimato, maledetto antistaminico. Chissà che palle sarà vincere la Champions League”. Che tutto quello che Pirlo sa darci sia un amore di plastica, però, non lo inferiamo certo da ipotesi finzionali. “Avevo preso una botta in faccia nell’ultima azione. Commozione? Sì, ma cerebrale”, ha detto Pirlo a un giornalista di Tuttosport (quotidiano non finzionale), che gli ha chiesto se avesse pianto per il suo quarto scudetto con la maglia zebrata, tentando invano di cavargli un sentimento, un principio di entusiasmo, un cenno di vita. “Emozione no… forse prima della partita, ma sarà questione di pochi momenti… in campo non esiste più nulla”, ha risposto quando gli è stato domandato in quale stato emotivo affronterà l’imminente partita contro il Real.

 

E’ cascato in una botte di Danacol? Gli hanno impiantato Robocop e il Mein Kampf nel cuore? E pensare che il calciatore tedesco Kramer non smette di struggersi perché, durante la finale degli ultimi Mondiali, ha riportato una commozione cerebrale (altro che lacrimucce da pallonata in faccia), che ha spazzato via il ricordo di quella partita e della sua squadra che trionfa sul mondo. Ipotetica pagina di diario di Pirlo, nel caso gli toccasse la stessa sorte di Kramer: “Mi dicono che abbiamo vinto il mondiale, ma io non lo ricordo: chissenefrega, tanto vinceremo anche il prossimo”.

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