(foto Unsplash)

brillocco globale

Bezos e Murdoch puntano sui diamanti, la Russia un po' meno

Michele Masneri

Mentre l'Ue annuncia un bando sull'industria diamantifera russa, i dua magnati statunitensi continua a spendere milioni in gioielli per le loro consorti

"I diamanti russi non sono per sempre”, ha detto con media spiritosità  il presidente del Consiglio europeo Charles Michel a margine del G7 di Hiroshima, annunciando un molto atteso bando appunto sull’industria diamantifera russa, business da 4 miliardi dollari l’anno, che rendono Mosca primo esportatore mondiale. Se il nuovo pacchetto di sanzioni andasse in porto, sarebbe un colpo per il Belgio, paese di Michel, e specialmente per la città di Anversa, centro di commercio globale delle pietre preziose. Il Regno Unito invece più spavaldo e meno interessato ha annunciato  che procederà spedito nella lotta al brillocco russo. Si attendono ripercussioni anche in India, centro di taglio e lucidatura delle pietre preziose.

 

Ma se la Russia andrà fuori mercato, qualcuno va fuoriscala. Qualche giorno fa è apparso al dito della muscolare Lauren Sánchez, nuova fidanzata di Jeff Bezos, un diamante che il New York Post  stima di venti carati e 2,5 milioni di dollari. Il Post come è noto appartiene a Rupert Murdoch, che ha da poco investito in un altro brillocco notevole, 11 carati, sempre due milioni e mezzo di dollari, per  Lesley Smith, che stava per diventare la sua quinta moglie (già igienista dentale  -! - già socialite a San Francisco, già predicatrice cristiana, già tante altre cose).

 

Murdoch e Smith hanno annunciato il loro fidanzamento a marzo e poi però dopo due settimane lui ha cambiato idea come gli capita spesso. Secondo Vanity Fair inglese, si sarebbe spaventato dall’evangelismo sgangherato di Smith, che è fermamente convinta che Tucker Carlson, l’anchorman della Fox di proprietà di Murdoch, appena licenziato, sia “la voce di Dio”, insomma è stato scavalcato a destra. 

 

Non si sa se anche Bill Gates abbia regalato monili alla ventenne Mila Antonova, campionessa di bridge con cui - notizia di questi giorni - ha avuto una storia. La  relazione con la giovane sarà forse stata uno dei motivi per cui la moglie, Melinda Gates, ha chiesto il divorzio (soprattutto perché la giocatrice era anche connessa con lo sporcaccione Jeffrey Epstein, che a un certo punto cominciò a ricattare Gates minacciando di rivelare tutto). 


Gates e la moglie si erano fidanzati nel 1994.  Warren Buffett, amico e  riccone spartano, che tra le mille sue proprietà possiede anche un’azienda di diamanti, aveva cercato ai tempi di convincere Gates a offrire alla futura moglie un diamante da 370 milioni di dollari. Alla cifra mostruosa  era arrivato con un semplice ragionamento: pare che lui, Buffett, avesse comprato ai tempi suoi, nel 1951, un anello di fidanzamento del valore di 600 dollari, pari al 6 per cento delle sue ricchezze. Usando la stessa proporzione, Gates che nel 1994 valeva 6,2 miliardi avrebbe appunto dovuto sborsare 370 milioni. In realtà pare che Gates se la sia cavata con un diamante da un solo carato, mentre Buffett, al secondo matrimonio, ha avuto un forte sconto dalla sua azienda diamantifera. Non è nota la caratura, né il prezzo.

  • Michele Masneri
  • Michele Masneri (1974) è nato a Brescia e vive prevalentemente a Roma. Scrive di cultura, design e altro sul Foglio. I suoi ultimi libri sono “Steve Jobs non abita più qui”, una raccolta di reportage dalla Silicon Valley e dalla California nell’èra Trump (Adelphi, 2020) e il saggio-biografia “Stile Alberto”, attorno alla figura di Alberto Arbasino, per Quodlibet (2021).