il caso

A bordo si parla woke: British Airways abolisce il "ladies and gentlemen"

redazione

D'ora in poi la compagnia di bandiera britannica si rivolgerà ai propri clienti con un più neutro "passengers". La ricerca dell'inclusività a tutti i costi alla fine paga?

Addio al classico “ladies and gentlemen”, benvenuto a un più neutro “passengers”. Il quotidiano britannico Telegraph riporta la notizia secondo cui nel Regno Unito i piloti della British Airways hanno ricevuto la raccomandazione di rivolgersi ai propri clienti cercando di promuovere il più possibile l’inclusione. E quale modo migliore per celebrare la diversità se non livellare del tutto le differenze di genere? 

 

Un portavoce della compagnia di bandiera ha dichiarato alla stampa: “Siamo impegnati ad assicurare che ogni nostro cliente si senta benvenuto mentre viaggia con noi”.

 

Nel settore del trasporto aereo, la decisione segue quella della rivale tedesca Lufthansa, che dal luglio scorso ha scelto di adottare un linguaggio più gender-neutral, in linea con quanto stabilito sin dal 2019 anche da EasyJet e Air Canada. E, per quanto riguarda le società di consulenza, con quanto riportano pure le linee guida diffuse ai propri dipendenti da Accenture nel 2020, secondo le quali sarebbe preferibile riferirsi ai compagni di staff con un “allies” invece che con il solito “colleghi” e “colleghe”. Persino agli speaker della metropolitana di Londra, da luglio scorso, è stato consigliato di salutare i passeggeri della Tube con un più generico “everyone”, anziché attraverso locuzioni che sottintendessero l’appartenenza al genere maschile o femminile. 

  

Ma quest’insistente cura del linguaggio, di pura marca woke, alla fine paga? Sempre secondo il Telegraph, la controversia in merito è ancora in corso. Ricerche pubblicate quest’estate sulla possibilità del mondo corporate di comportarsi da “buon cittadino” ha rilevato come solo per il 9 per cento degli intervistati la priorità per le imprese sia quella di “esprimersi sui temi sociali che contano oggi in Gran Bretagna”. Forse ancora troppo poco. Incuranti del dato, però, le imprese andranno avanti nella ricerca dell’inclusività a tutti i costi. Fino al giorno in cui noi, gentili “passengers”, ci ritroveremo con un manuale con regole di sicurezza pieno di asterischi. O, ancora peggio, di schwa

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