A Natale si fa quel che si può. E non giudicateci
Bisogna prepararsi a settimane di vita clandestina in cui tutti scandiremo una nuova intima regola
Si fa quello che si può. Non accuso nessuno, non condanno nessuno. Agli amici consiglio di saltare il Natale festoso, e la fine d’anno, ché mai come in questo caso bisognerebbe celebrare l’addio a un periodo cupo, confuso, imprevedibile. Ma so che i suggerimenti amorevoli sono come le regole, esigono alla fine tolleranza, questi e quelle. Sono per un’osservanza non cieca, rigorosa ma anche morbida in ogni sua movenza, sono per una sottomissione tranquilla, consapevole, contro i titanismi e le noncuranze. Per sé e per gli altri. Ma è un ritornello, prima che una regola. E so che si farà quello che si può, di più non si è in grado di chiedere figuriamoci ottenere.
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- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.