Il bene intermedio

Maurizio Sgroi

L'export  di molte economie dipende da quanto importano

Poiché la virtù sta nel mezzo, come insegnano i filosofi, dovremmo riconoscere la virtù del bene intermedio che così tanto beneficio ha portato e porta all'economia internazionale. La sua natura, incompleta ma non imperfetta, lo conduce amorevolmente verso altri beni, coi quali si congiunge generando il bene finito che grazie alla magia della produzione vale assai più dei beni intermedi. Questo miracolo dell'economia ha originato nel tempo quelle che oggi gli economisti chiamano catene globali del valore. Ma soprattutto ha permesso a molte economie di imparare a fare quello che altri non volevano fare e così creare lavoro e ricchezza. Tutte cose che oggi sembrano essere fuori moda. La politica dei dazi, che premia il prodotto indigeno, sembra chiudere le porte al povero bene intermedio quando sia frutto di importazione, con gran nocumento per le economie, come la nostra ma anche quella americana, che sui beni intermedi d'importazione hanno costruito la loro fortuna. Il mondo sceglie di essere meno virtuoso e ricco, a quanto pare. E lo fa, paradossalmente, perché sente di non esserlo abbastanza.

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