Lo squilibrio corrente ormai è costante

Maurizio Sgroi

Sempre più ampi i disavanzi e i surplus fra le economie avanzate

S’intravede una tono scoraggiato nell’arida prosa con la quale il Fondo monetario commenta l’andamento persistente degli squilibri globali, che s’accumulano fra le economie avanzate come promesse non rispettate e incrinano relazioni antiche. Chissà quante Brexit, Trump e amenità siffatte ci saremmo risparmiati se le economie internazionali avessero converso all’equilibrio. Liberi dai debiti i governanti forse avrebbero pensato a come incentivare i commerci, anziché ai dazi, mentre i creditori liquidavano il loro scomodo fardello, fonte di invidia e risentimenti, favorendo gli investimenti e quindi l’occupazione, con grande scorno dei contrabbandieri assai interessati del pauperismo e del diseguaglismo che ci affliggono con le loro litanie. Purtroppo non lo sapremo mai. Lo squilibrio delle partite corrente internazionali non è solo costoso da perpetuare e sostanzialmente crescente. Soprattutto, ormai, è costante.

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