La primavera degli azionisti americani

Maurizio Sgroi

Dividendi al top come nel 1930

Bisogna fare un viaggio nel tempo, addirittura al 1930, per trovare il record dei dividendi sul pil pagati dalle compagnie Usa ai propri azionisti. Ma soprattutto bisogna tornare ai giorni nostri per trovare un volume analogo. Il record era il 5,9% del pil nel 1930 e gli Usa ci sono tornati vicini nel 2007, quando hanno toccato il 5,6%. Quindi l’abisso del 2008 e poi la rinascita, per arrivare al 2015 che quasi raggiunge il 1930 col 5,7%. Contati in dollari, nel 2017 le aziende Usa hanno pagato la bellezza di 990 miliardi di dividendi ai loro tanti azionisti, che sembra una cifra enorme rispetto ai 5,8 miliardi del 1929, ma solo perché nel frattempo l’inflazione ha divorato il valore della moneta. In mezzo a questo secolo c’è un lunghissimo periodo, durante il quale, i dividendi sul pil si sono più che dimezzati. Il capitale pagava meno del lavoro, probabilmente. Ma poi, dal finire degli anni ’80, gli azionisti son tornati a sorridere. Il disgelo, lento ma costante, ha consegnato loro una splendida primavera.

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