“La scuola sarà il luogo più sicuro”, parla Alberto Villani, presidente dei Pediatri e membro del Cts
“In Italia, in questo momento, la condizione epidemiologica rende possibile la riapertura delle scuole in sicurezza e serenità. Possiamo essere una guida per il resto del mondo ma serve responsabilità collettiva”.
Roma. “Dobbiamo abituarci a una diversa modalità di vita, ma è possibile fare tutto, all'interno di questa cornice”. Lo dice Alberto Villani, presidente della Società italiana di Pediatria, direttore del Dipartimento di Pediatria generale e Malattie infettive dell'Ospedale pediatrico Bambin Gesù e membro del Comitato Tecnico Scientifico, e lo dice nel momento più complicato della ripresa. La scuola sta lì, lungo una linea di orizzonte vicina, come simbolo della vita che riparte dopo il Covid, ma anche come spauracchio di immobilità, e come imbuto in cui finiscono, mischiate in quantità variabili a seconda del momento, paure e sospetti, speranze e illusioni. Il confine tra l'impossibile e il possibile, quando si parla di riapertura scolastica, è labile e cangiante.
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- Marianna Rizzini
Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.