Un test per il Covid in 20 minuti

Fabio Piazzalunga, dg di Menarini Diagnostics: "Un test da 'prima linea' per evitare di affollare gli ospedali. Permette una diagnosi nel minore tempo possibile anche nelle strutture di prima accoglienza"

Walter Ricciardi membro del Comitato esecutivo Oms e consigliere del ministro della Salute, lo scorso 17 marzo ha detto che al momento l’Italia non ha la capacità per mettere in piedi una strategia di tamponi a tappeto, non solo per le risorse economiche ma perché servono “operatori bravi nel fare i prelievi e tecnici altrettanto bravi per eseguire analisi sofisticate”. Per ora, ha precisato, in alcune regioni si fa fatica persino ad eseguire il test diagnostico sulle persone che presentano sintomi, come la febbre da diversi giorni e tosse. Eppure, come hanno dimostrato i casi di COrea del sud, Singapore, Taiwan e anche Germania, l'uso su ampia scala dei test, e la conseguente possibilità di limitare gli spostamenti e i contatti delle persone infette, è un'arma essenziale nella lotta alla pandemia. In Italia c'è anche un ulteriore problema: la centralizzazione dei test in un numero di strutture che - benché sia stato ampliato in queste settimane - rimane ancora troppo basso per poter immaginare uno screening di una fetta più ampia di popolazione. Una delle soluzioni potrebbe venire da Menarini Diagnostics. Il gruppo, che fa capo alla famiglia Aleotti, ha pronto un kit che consentirà la diagnosi immediata del Covid-19. Frutto di un accordo di distribuzione esclusiva in Europa che la società di Firenze - che in queste difficili settimane ha anche deciso di convertire parte della sua produzione per donare 15 tonnellate alla settimana di gel disinfettante alle strutture sanitarie - ha firmato con Credo Diagnostics Biomedical di Singapore, il nuovo kit permetterà di avere una diagnosi in 20 minuti.

  

"Puntiamo alla decentralizzazione dei test", dice al Foglio Fabio Piazzalunga, direttore generale di Menarini Diagnostics. "I nostri test sono stati sviluppati a Singapore e Taiwan, tra le zone colpite per prime dal virus, e che hanno reagito efficacemente all'epidemia anche con l'uso massiccio di tamponi".

 

I test saranno effettuati utilizzando VitaPCR, uno strumento (già marcato CE) che permette la diagnosi in pochissimi passi. L'ingombro ridotto - è più piccolo di un tostapane - e la semplicità di utilizzo dovrebbero venire incontro al personale, che avrà bisogno di pochissimo training per l'utilizzo, e dare la possibilità di diagnosi anche fuori dagli ospedali, in questo momento pericolosamente affollati e sovraccarichi. "È un test da 'prima linea'", aggiunge Piazzalunga "L'utilizzo ideale sarebbe nelle tende del pre-triage, nelle strutture di prima accoglienza e per la diagnosi immediata in contesti come, per esempio, pronto soccorso, aeroporti e porti, stazioni ferroviarie". Il costo molto limitato - secondo Piazzalunga è "una frazione di quello di un test normale" - permetterà anche a centri minori di fare la diagnosi dei casi positivi e di farlo nel minore tempo possibile. "Le prime valutazioni - conclude Piazzalunga - sono state realizzate in Francia e in Italia. A breve potremo confermare i numeri esatti, ma al momento possiamo dire che la precisione e l'affidabilità del test è uguale a quella di un tampone standard".

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