Come vedere l'eclissi di Superluna del 21 gennaio

Dove e quando vedere l'eclissi, perché si chiama "luna rossa" e tutto quello che c'è da sapere su un fenomeno che si verifica per il secondo anno di seguito a gennaio. E anche lo streaming per chi è troppo pigro per svegliarsi alle 6 di lunedì

Paolo Galati

Si fa presto a dire: “Sai che lunedì 21 gennaio alle 5.40 del mattino ci sarà l’eclissi di Superluna?”.

  

Scusate se inizio così. Ma dai, figurati se ci si sveglia alle 5 del mattino di un lunedì di gennaio con la maggioranza della popolazione che vorrebbe il reddito di cittadinanza. Mi dispiace, guarderemo qualche foto su Instagram. Noi italiani siamo stanchi, vogliamo i fuochi d’artificio. Cosa abbiamo fatto per meritarci un’altra superluna? È il secondo anno di seguito che a gennaio si verifica una Superluna: vogliamo l’eclissi di sole. Dateci almeno una data, suvvia, sognare non costa nulla.

   

Fermi tutti: la data c’è, segnatevela fin da adesso. 2 agosto del 2027. L’eclissi solare del millennio sarà visibile in tutta Italia: l’oscuramento della luce solare sarà al 100 per cento e ne vedremo delle belle. Intanto accontentiamoci dell’eclissi di Superluna.

   

   

Perché Superluna?

Innanzitutto ogni corpo celeste – in orbita attorno a un altro oggetto – ha un punto di massima distanza e un punto di minima distanza dal centro di massa comune: per la Luna il punto di minima distanza dalla Terra si chiama “Perigeo”, il punto di massima distanza “Apogeo”. E siccome Superluna significa che la luna appare un po’ più grande del solito, allora si può tranquillamente tradurre Superluna in “luna piena vicino al Perigeo”. È un semplice effetto ottico dovuto alla distanza. Come quando ti scappa il cellulare dalle mani e finisce a terra col vetro rotto, quello non è più un Supercellulare.

  

   

Perché l’eclissi?

Le eclissi sono delle “coincidenze astronomiche”. Come nel caso dell’eclissi di sole: il Sole è 400 volte più grande della Luna, ma è anche 400 volte più distante da noi. Quindi, dal nostro punto di vista, i due corpi celesti hanno nel cielo la stessa dimensione. L’eclissi lunare (coincidenza astronomica pure quella ma un po’ meno) si verifica quando la Terra si trova tra il Sole e la Luna. Ma attenzione, c’è un colpo di scena: l’atmosfera terrestre si comporta come se fosse uno scolapasta. I raggi solari che attraversano l’atmosfera vengono filtrati lasciando “passare” solo la componente rossa della luce solare: durante l’eclissi la Luna non scompare ma assomiglia a un’arancia sanguigna, la ormai famosa trita e ritrita “Blood Moon”. Come quel “rosso di sera” dei tramonti. È alla base dello stesso fenomeno: solo la componente rossa attraversa l’atmosfera terrestre. L’atmosfera terrestre è la crema solare della Luna.

   

    

A che ora bisogna alzarsi?

Come detto l’evento principale sarà quello in cui la Luna diventerà rossa sanguigna. Tale evento avrà la durata di 65 minuti e – nuvole permettendo – sarà visibile all’alba, dalle 5.40 alle 6:45 di lunedì 21 gennaio.

   

Ci accusano di essere la generazione che ha paura di far fatica, che ha poca voglia di scalare le montagne. E hanno ragione, forse. Però è vero che tutto ha un altro sapore quando lo ottieni con dei sacrifici. Siccome il sacrificio dura 65 minuti allora la sera prima non usiamo il supercellulare, mettiamo la sveglia alle 6.35, poi ancora 5 minuti sotto le coperte e di corsa alla finestra per gli ultimi 5 minuti di eclissi di superluna.

   

E chi non si alza si merita il reddito di cittadinanza.

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