L'allerta per l'eruzione del vulcano Agung a Bali è al livello più alto

L'aeroporto dell'isola è chiuso e migliaia di persone sono bloccate nell'hotspot turistico. Le autorità affermano che il fumo scuro e la cenere si sono sollevati fino a 3.400 metri sopra la sommità della montagna

Redazione

Circa centomila persone che risiedono vicino al monte Agung di Bali hanno ricevuto l'ordine di evacuare per timore che sia in arrivo una grande eruzione del vulcano. Le autorità indonesiane hanno alzato lo stato di allerta al massimo livello e hanno ampliato la zona di esclusione attorno al vulcano: il Consiglio nazionale per la gestione dei disastri ha alzato l'allarme al livello quattro dalle sei del mattino, ora locale (le 23 di domenica in Italia), a causa della "possibilità e del rischio imminente di disastro". Il vulcano sta emettendo "continui botti di cenere" occasionalmente accompagnati da "esplosioni". "Sempre più di frequente, la notte, si possono osservare barlumi di fuoco, questo indica che un'eruzione più grande è potenzialmente imminente", si legge in una dichiarazione (in indonesiano) sulla pagina Facebook del Consiglio.

     

   

L'aeroporto dell'isola è ora chiuso e migliaia di persone sono rimaste bloccate nell'hotspot turistico. Le autorità affermano che il fumo scuro e la cenere si sono sollevati fino a 3.400 metri sopra la sommità della montagna. I funzionari hanno avvertito i residenti di stare lontani dai flussi di rocce e detriti. Sono stati avvistati nei campi e nei fiumi vicino al vulcano i "lahar", noti anche come "lava fredda": fanghi di frammenti di roccia mescolati con acqua. Il portavoce dell'agenzia nazionale per la gestione delle calamità, Sutopo Purwo Nugroho, ha avvertito che i "lahar" potrebbero aumentare a causa delle forti piogge e che il monte Agung continua a emettere materiale piroclastico. Nugroho ha esortato gli isolani a stare lontano dalla "lava fredda" e a evitare attività vicino ai fiumi.

    

   

L'ultima volta che il monte Agung è esploso, nel 1963, morirono più di 1.000 persone. L'Indonesia si trova sulla "cintura di fuoco del Pacifico", dove le placche tettoniche si scontrano e causano frequenti attività sismiche e vulcaniche: si calcola che il 90 per cento dei terremoti mondiali avvenga all'interno di questa fascia: la maggior parte dei terremoti profondi e molti intermedi e superficiali) ed eruzioni vulcaniche, estesa per circa 40.000 chilometri (ovvero quasi quanto la circonferenza equatoriale terrestre) tutto intorno all'oceano Pacifico. Ospita più di 130 vulcani attivi.

   

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