Un'illustrazione prodotta dalla nasa di come potrebbe apparire il pianeta Trappist 1f

Scoperti 7 pianeti gemelli della Terra. Ma difficilmente ci si arriva con Uber

Paolo Galati

Conferenza (non tanto) straordinaria della Nasa: 3 corpi celesti si trovano nella fascia di abitabilità. Eccitazione, stupore e ufologia su internet

Tra mille dibattiti politici e tassametri impazziti oggi alle 19 - in diretta streaming - ha avuto luogo la conferenza stampa straordinaria della Nasa. Non è la prima volta che la NASA si serve di conferenze straordinarie per defibrillare la comunità scientifica. Ce ne sono state 5 negli ultimi 7 anni. In particolare memorabile quella del 23 Luglio 2015 dove venne annunciata la scoperta della famosa Terra 2.0, cioè Kepler-452b. Che poi tanto simile alla Terra purtroppo non è.

Il bello di una conferenza stampa straordinaria della Nasa è che non è straordinaria. Perché i pochi invitati e i giornalisti accreditati hanno già visto l’anteprima e ovviamente non possono svelare nulla in anticipo, pena l’esclusione da qualsiasi futura conferenza stampa, straordinaria ovviamente.

Chi si aspettava il primo selfie della scimmia di Gabbani direttamente da Marte dovrà attendere. A detta dei relatori presenti pare sia stato individuato un nuovo sistema planetario molto simile a quello solare. Addirittura 7 pianeti orbitanti, 3 dei quali posti a una distanza dalla stella per cui le condizioni sarebbero favorevoli allo sviluppo di qualche forma di vita. Stiamo parlando di una scoperta significativa nel campo dei pianeti extrasolari. Il gruppo di esopianeti – difficilmente raggiungibili con Uber – orbita attorno alla stessa stella che si chiama Trappist-1 molto più piccola del Sole. La distanza da noi è di circa 40 anni luce, non proprio una passeggiata.

 

Trovare 7 candidati concentrati nello stesso sistema planetario non succede tutti i giorni, soprattutto se 3 di questi si trovano nella fascia di abitabilità: fascia entro la quale le condizioni fisiche permettono la presenza di acqua allo stato liquido. Il pianeta extrasolare più vicino a noi si chiama Proxima b, distante poco più di 4 anni luce. Proxima b nella migliore delle ipotesi si potrebbe raggiungere in circa 150 anni, con il vento solare e vele grandi quanto 10 campi da calcio. Trappist-1 si trova a dieci volte la distanza di Proxima b.


Non ci si stupisce più di nulla. Una conferenza stampa straordinaria avrà pur qualcosa di straordinario, no? Basta farsi un giro su internet per scoprire cosa abbia scatenato l’annuncio della conferenza da qualche giorno a questa parte: congetture, ipotesi, stupore, curiosità, eccitazione, attesa, ufologia, astrologia. E parlo solo dei siti italiani. Perché Sanremo è Sanremo ma la Nasa è la Nasa. Già solo sentire la parola Nasa ci mette sul primo Modulo in partenza per viaggi interplanetari verso la stella Trappist-1 nella costellazione dell’Acquario. Però – al massimo – a 2 metri di distanza dal divano.

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