(foto LaPresse)

Cosa si potrà fare a Natale? Ecco tutto quello che c'è da sapere

redazione

Domani il ministro della Salute illustrerà il nuovo dpcm in Parlamento: ristoranti e bar chiusi a Natale e Santo Stefano, le messe saranno anticipate e gli spostamenti tra regioni limitati. Rinviato a gennaio l'inizio della stagione sciistica

Insomma, che cosa si potrà fare per le vacanze di Natale e che cosa no? Per avere l'ufficialità bisognerà aspettare ancora qualche ora, dopo che il governo avrà avuto il tempo di confrontarsi con le regioni e stilare materialmente il testo del nuovo dpcm, quello che entrerà in vigore dal 4 dicembre e avrà efficacia per tutto il periodo delle festività natalizie. Domani il ministro della Salute Roberto Speranza ne illustrerà i contenuti principali in Parlamento. Ma dell'indirizzo politico che intendere perseguire il governo, improntato alla massima cautela per non "vanificare gli enormi sforzi che si stanno facendo", come ha spiegato il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, alcuni punti fermi si conoscono già. Abbiamo quindi cercato di rispondere in modo schematico alle domande più frequenti su cosa sarà possibile o meno fare durante il periodo natalizio. 

 

Sarà possibile festeggiare al ristorante? 

No. Il nuovo decreto manterrà in vigore, anche per le zone al livello di rischio più contenuto come quelle gialle, l'obbligo di chiusura dell'attività di bar e ristoranti alle ore 18 (a eccezione dell'asporto). Ma c'è di più: il governo starebbe pensando di chiudere i ristoranti per le intere giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno. 

 

E per i pranzi e le cene in casa? 

In questo caso il governo si limiterà a delle raccomandazioni che potrebbero essere di natura numerica (un massimo di 6-8 persone raccolte a tavole) o volte a scoraggiare l'incontro con nuclei familiari non conviventi. Verrà però tutto delegato alla responsabilità personale: non si corre il rischio che un ufficiale di polizia faccia irruzione in casa tra il primo e il secondo. 

  

Ci si potrà muovere liberamente in tutta Italia? 

No. Paradossalmente, nonostante verso Natale la gran parte delle regioni italiane saranno tornate a essere zona gialla, il governo sta per introdurre il divieto di spostamento tra regioni, se non per ragioni di lavoro, di salute e di urgenza, In realtà, in aggiunta a queste ultime deroghe, si potrà sempre fare ritorno alla propria residenza o proprio domicilio. Allo studio ulteriori concessioni per gli studenti e i lavoratori fuori sede che hanno la residenza lontana dal nucleo familiare. Le restrizioni rimarranno in vigore dalla settimana prima di Natale (si parla del 20 dicembre) fino a circa il 10 gennaio, di modo da coprire tutt'e tre le settimane di festa. 

  

Si può raggiungere la seconda casa? 

Sì, ma solo se si trova nella stessa regione di residenza. Chi voglia raggiungere una seconda abitazione che si trova al di fuori dei propri confini regionali lo potrà fare solo prima dell'entrata in vigore del divieto di spostamento tra regioni (quindi prima del 20-21 dicembre). 

 

Posso prenotare le vacanze in montagna?

No. Il governo, contravvenendo alle richieste delle regioni alpine che avevano avanzato la possibilità di aprire le piste da sci solo ai clienti degli alberghi delle località montane, ha deciso di rimandare l'apertura della stagione sciistica a non prima della seconda settimana di gennaio. E per scoraggiare le partenze starebbe pensando di chiudere alberghi e resort delle località sciistiche per tutto il periodo che va dal 20 dicembre al 7 gennaio. 

 

Posso andare alla messa di mezzanotte?

Le funzioni religiose continueranno a essere svolte, nonostante un documento della Commissione europea invitasse a trasferirle online. Visto però che il governo non ha intenzione di ritoccare il coprifuoco alle 22, la notte tra la vigilia e Natale le messe dovranno essere anticipate (quella celebrata da Papa Francesco e trasmessa in mondovisione, ad esempio, avrà inizio alle 21 e 30). 

 

Negozi e centri commerciali resteranno aperti? 

Soltanto in zona rossa le attività commerciali al dettaglio sono chiuse. Dalla zona arancione in sù, invece i negozi resteranno aperti fino alle 21 per permettere uno scaglionamento dei flussi. Anche in centri commerciali, chiusi nei festivi e prefestivi, potranno rimanere aperti. Questo per incentivare il commercio natalizio, che per alcune attività rappresenta più di un terzo del fatturato annuo. 

 

E se vado all'estero?

Chiunque fuoriesca dai confini nazionali a partire dalla data in cui entrerà in vigore il divieto di spostamento a livello nazionale, una volta rientrato in Italia dovrà osservare un periodo di quarantena di 10 giorni. Un ulteriore aggravio per scoraggiare l'emulazione di quanto osservato questa estate, quando anche la riapertura delle rotte turistiche ha riattivato la circolazione del virus. Un precedente visto come uno spauracchio da parte del governo.

Di più su questi argomenti: