Un'operatrice sanitaria dà a un bambino il vaccino antipolio nel villaggio di Takae, a 80 chilometri da Kano, nel nord della Nigeria (Ansa/Onome Oghene)

Un vaffa ai No-vax

Enrico Cicchetti

Venticinque anni fa migliaia di bambini in Africa venivano paralizzati dalla poliomielite. Oggi il continente è stato dichiarato libero dalla malattia. Non esiste una cura, è tutto merito delle campagne di vaccinazione

L'Africa è stata dichiarata libera dalla poliomielite. Lo ha certificato oggi l'Africa Regional Certification Commission, un ente indipendente nominato nel 1998 dal direttore regionale dell'Oms: più del 95 per cento della popolazione africana è ora immunizzata (era una delle condizioni che la Commissione ha posto prima di dichiarare il continente libero dalla malattia).

 

 

Quello della poliomielite è un virus che si diffonde da persona a persona, solitamente attraverso l'acqua contaminata. Di solito colpisce i bambini sotto i cinque anni, attaccando il sistema nervoso. Può portare alla paralisi irreversibile e, quando questa interessa i muscoli respiratori, alla morte. Non esiste una cura, ma nel 1952 il dottor Jonas Salk sviluppò un vaccino e nel 1961 Albert Sabin aprì la strada al vaccino orale, che sarebbe stato utilizzato nella maggior parte dei programmi di immunizzazione in tutto il mondo. Nel 1996 il virus della polio ha colpito ogni singolo paese africano e paralizzato più di 75.000 bambini in tutto il continente. Oggi la malattia si trova solo in Afghanistan e Pakistan

  
Vale la pena aggiungere altri due elementi a questa storia. La notizia, di per sé storica, di un'Africa senza polio è ancora più sensazionale se si pensa che la campagna di vaccinazione in Nigeria, l'ultimo paese africano a essere dichiarato polio-free, ha comportato un enorme sforzo per raggiungere luoghi remoti e pericolosi minacciati dalla violenza islamista di Boko Haram, che ha anche ucciso alcuni operatori sanitari.

 

Un altro tassello da considerare riguarda la disinformazione sul vaccino, che in questi anni ha rallentato gli sforzi dei medici. Nel 2003, per esempio, Kano e un certo numero di altri stati del nord della Nigeria hanno sospeso le vaccinazioni perché secondo alcuni leader religiosi erano parte di un complotto americano per rendere sterili le donne musulmane. Luoghi, generi e stili diversi, è chiaro. Ma i danni dell'antivaccinismo sono sempre gli stessi.

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