L'obbligo dei vaccini a scuola è legittimo: la Consulta boccia i ricorsi del Veneto

Redazione

La Corte costituzionale dà luce verde al decreto entrato in vigore ad agosto. Per i giudici risponde al dovere di tutelare la salute individuale e collettiva. Lorenzin: "I vaccini sono una conquista della scienza"

Il decreto del governo sull'obbligatorietà dei vaccini per iscriversi a scuola non viola i principi costituzionali. Oggi è arrivata la decisione della Consulta che ha bocciato i ricorsi presentati dalla Regione Veneto. Secondo i giudici costituzionali, l'approvazione del dl n. 73 del 7 giugno scorso poi convertito nella legge 119/2017 in vigore dal 6 agosto, spetta legittimamente al legislatore nazionale e risponde all'esigenza di tutelare la salute individuale e collettiva. Respinta la posizione del Veneto, che aveva chiesto la dichiarazione di illegittimità costituzionale della legge.

 

"Le misure in questione rappresentano una scelta spettante al legislatore nazionale. Questa scelta non è irragionevole, poiché volta a tutelare la salute individuale e collettiva e fondata sul dovere di solidarietà nel prevenire e limitare la diffusione di alcune malattie", ha spiegato la Corte costituzionale che in una nota ha illustrato perché le questioni di legittimità sollevate dalla Regione Veneto sul decreto vaccini siano "non fondate".

 

Innanzitutto, la Consulta ha chiarito che "tutte le vaccinazioni rese obbligatorie erano già previste e raccomandate nei piani nazionali di vaccinazione e finanziate dallo Stato nell'ambito dei Livelli essenziali di assistenza sanitaria". Inoltre, "il passaggio da una strategia basata sulla persuasione a un sistema di obbligatorietà si giustifica alla luce del contesto attuale caratterizzato da un progressivo calo delle coperture vaccinali". Insomma, la mancanza di una copertura vaccinale di una fetta sufficiente della popolazione è giudicata dalla Consulta una motivazione sufficiente a motivare l'urgenza di un decreto.

 

"E' stato altresì considerato - si legge ancora nella nota diramata da Palazzo della Consulta - che la legge di conversione ha modificato il decreto legge riducendo sensibilmente le sanzioni amministrative pecuniarie e prevedendo che, in ogni caso, debbano essere precedute dall'incontro tra le famiglie e le autorità sanitarie allo scopo di favorire un'adesione consapevole e informata al programma vaccinale. Infine, la mancata vaccinazione - ricorda ancora la Corte - non comporta l'esclusione dalla scuola dell'obbligo dei minori, che saranno di norma inseriti in classi in cui gli altri alunni sono vaccinati".

 

Su Twitter il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha espresso la propria soddisfazione la sentenza: "I vaccini sono una conquista della scienza e una delle più importanti misure di prevenzione esistenti. Il Decreto protegge la salute dei nostri bambini e di tutta la comunità".

  

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