Droga: un'app musicale invece di uno spinello 'rilassante'

Adnkrons

Roma, 5 set. (AdnKronos Salute) - Cannabis come risposta a stress, tensione e agitazione? Meglio una nuova 'app' che stimola le onde cerebrali caratteristiche del rilassamento, senza causare effetti collaterali. Sviluppata per Android e iOS, trasforma gratuitamente il telefono in un potente neurostimolatore. A metterla a punto la startup Effetto Viola Srls sfruttando la tecnologia 'brainwave entrainment' (trascinamento delle onde cerebrali). Il nome della nuova trovata è 'Anaesthesia by Effetto Viola'.

Roma (AdnKronos Salute) - Cannabis come risposta a stress, tensione e agitazione? Meglio una nuova 'app' che stimola le onde cerebrali caratteristiche del rilassamento, senza causare effetti collaterali. Sviluppata per Android e iOS, trasforma gratuitamente il telefono in un potente neurostimolatore. A metterla a punto la startup Effetto Viola Srls sfruttando la tecnologia 'brainwave entrainment' (trascinamento delle onde cerebrali). Il nome della nuova trovata è 'Anaesthesia by Effetto Viola'.

 

La tecnologia stimolerebbe, in modo quasi istantaneo, le frequenze cerebrali caratteristiche di uno stato di profondo rilassamento e benessere. Nulla a che vedere quindi con la cosiddetta 'cultura dello sballo', bensì una tecnologia che permette di raggiungere un piacevole stato di rilassamento e riposo mentale. Il tutto grazie alla musica.

 

Effetto Viola ha infatti inventato un algoritmo di produzione, chiamato Dmsps, che permette di evolvere in modo sostanziale la consolidata tecnica dei 'binaural beats', e inserirli all'interno di brani di musica pop o classici, senza che l’ascoltatore si accorga di nulla. A questa tecnologia è associato inoltre un brevetto per l'inserimento di messaggi subliminali per il benessere psicofisico e rilassamento non udibili razionalmente ma captati e interpretati a livello inconscio. L'azienda parteciperà al Festival Internazionale della Scienza a Genova, insieme a un ospedale di alta specializzazione, presentando i primi dati di uno studio pilota sulla fattibilità di utilizzo in ambito medico/ospedaliero.

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