Roma Capoccia

L'asse Pd-M5s potrebbe mettere a rischio il termovalorizzatore. Scenari da evitare

Gianluca De Rosa

Perché Giuseppe Conte dovrebbe accettare la richiesta del Pd di un'alleanza nel Lazio senza chiedere nulla in cambio? E se la merce di scambio fosse il termovalorizzatore di Roma? I rischi di un'alleanza incerta

Il Pd di Roma e del Lazio vuole a tutti i costi l’alleanza con il M5s per le prossime elezioni regionali. Dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti passeranno al massimo 90 giorni prima di tornare alle urne. La direzione regionale del partito, due giorni fa, ha chiesto l’alleanza votando all’unanimità un ordine del giorno per un “campo larghissimo”. Monica Cirinnà intervenendo durante quella riunione è arrivata persino a chiedere a Zingaretti di ritardare le sue dimissioni in modo da avere più tempo per sancire l’alleanza. Il governatore, eletto a Montecitorio, però non dovrebbe accogliere l’invito. I ruoli di deputato e governatore sono incompatibili e Zingaretti ha già deciso che si dimetterà non appena sarà approvato dal consiglio regionale il collegato di bilancio. Andare oltre, seppure possibile, presterebbe il fianco a polemiche alle quali sarebbe difficile replicare. Ma la richiesta di Cirinnà spiega bene quanto i dem vogliano a tutti costi l’alleanza. L’unico modo per vincere. Un pezzo di 5 stelle locale è d’accordo,  Giuseppe Conte meno. A convincerlo ci sta provando Goffredo Bettini. Dietro a questa ipotetica alleanza però si nasconde un grande rischio. Perché infatti Conte dovrebbe acconsentire a un accordo che rischia di frenare la crescita del suo partito? Per di più senza la garanzia di vincere o di esprimere il candidato. Anche se una parte della base grillina, a partire dall’assessora della giunta rossogialla laziale, Roberta Lombardi lo chiede – “Le alleanze vanno decise dai territori e non calate dall’alto” – per Conte sarebbe un rischio. Per accettare il presidente grillino potrebbe chiedere qualcosa in cambio. E allora perché non proprio la cosa che ha creato la prima insanabile frattura tra dem e M5s, il principio della crisi del governo Draghi: il termovalorizzatore che il sindaco di Roberto Gualtieri vuole realizzarre per portare Roma fuori dall’emergenza rifiuti. Dopo cinque anni di inerzia totale a causa dello scaricabarile tra la Regione Pd e il Campidoglio a 5 stelle, i due partiti farebbero un nuovo ed enorme torto alla città.

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