Le schede in un seggio elettorale (LaPresse)

Spina di borgo

Per Comunione e liberazione “non è indifferente chi votare”

Matteo Matzuzzi

A poche settimane dal voto arrivano le istruzioni del movimento religioso per le elezioni

Non è indifferente votare o no, e non è indifferente chi votare. Non si tratta semplicemente di individuare ‘agende’ che accontentino tutti, ma di dare credito a chi promuove una cultura sussidiaria. Il perseguimento del bene comune passa soprattutto attraverso un’iniziativa culturale e sociale originale, sostenuta dall’appartenenza alla comunità cristiana, cioè alla Chiesa”. A poche settimane dal voto, Comunione e liberazione diffonde un volantino sul tema: “E’ impossibile non essere preoccupati per il momento delicato che sta attraversando l’Italia e per la grave instabilità dello scenario internazionale”, si legge: “Sentiamo ancora più fortemente il bisogno di condividere un giudizio” e avere un giudizio “significa avere una strada, cioè un metodo per affrontare la realtà”.

 

Ancora, “la politica non può non interessarci, così come ci interessa ogni ambito di espressione della persona impegnata a costruire spazi di sviluppo umano, di aiuto agli ultimi e di pace. In questa fase segnata dalla tragica guerra in Ucraina, la ricerca della pace non può che essere al centro dell’impegno di chi si dedica alla politica animato da un ideale cristiano”. Le elezioni “sono un’opportunità per la politica di riguadagnare il ruolo che in questi anni ha del tutto perso”.  “La presenza dei cattolici in politica va alimentata da un nuovo slancio educativo di cui sono responsabili anche le comunità cristiane, e quindi anche il nostro movimento. L’aiuto che possiamo dare a chi è impegnato in politica ed è disposto a un simile lavoro è anzitutto offrire un luogo di amicizia per fare insieme un cammino umano e di fede".

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