(foto Ansa)

roma capoccia

I vip, la monnezza e i simboli della Roma che non vuole davvero risolvere i problemi

Marianna Rizzini

In molti avevano riposto le lore speranze nel sindaco Gualtieri. Ma ora anche nell'intellighenzia della città cova un certo malcontento per la sporcizia in cui versa la capitale

E sì, c’è l’emergenza monnezza. E il problema stavolta forse non è la luna, ma il dito che la indica. Non si capisce infatti che cosa (chi) aspettassero i “beautiful” che a ogni elezione di sindaco sperano nell’avvento di una sorta di “risolvo problemi-messia-demiurgo della nuova Roma” e però poi, quando qualcuno risolve davvero o almeno ci prova, è come fosse dato per scontato. Si dà il caso infatti che a Roma (e nel Lazio), per esempio, una cosa abbia funzionato sotto il Covid: la campagna vaccinale. Eppure Alessio D’Amato, assessore alla Sanità di Nicola Zingaretti, ora candidato alla sua successione, trova non soltanto resistenza in alcune aree del Pd (l’altro candidato è Daniele Leodori, vicepresidente della Regione), ma non riceve particolare supporto mediatico da parte dell’elettorato vip. Fatto sta che ora alcuni esponenti del mondo delle spettacolo guardano i sacchi della spazzatura sotto casa e dicono “oh”, alludendo a una Roma che deve essere pulita e rimproverando indirettamente il sindaco Roberto Gualtieri di non aver fatto il miracolo che evidentemente si aspettavano.

 

Accade dunque che l’attrice Claudia Gerini, che nell’ultimo film di Edoardo Leo (“Lasciarsi un giorno a Roma”) impersona la sindaca della Capitale, posti un video in cui si lamenta di una Roma “sporca e offesa”, con piazza della Minerva disseminata di bottiglie vuote. “Come mai questa città non si può pulire?”, si domanda Gerini, mentre la conduttrice Elena Santarelli posta una foto con sacchi dell’ìmmondizia abbandonati, accompagnati dalla dicitura “vacanze romane”, subito commentata da altri utenti al grido di “zozzoni e incivili”.

Non poteva mancare l’attore Alessandro Gassmann, che anni fa, armato di scopa, si era dato da fare per pulire in prima persona: oggi Gassmann posta la foto di un monopattino atterrato tra i rifiuti, con il sottotitolo “certo che però porca zozza Roma, Europa, centro storico”. E insomma il tema monnezza si intreccia con quello della suddetta attesa del deus ex machina (c’era chi un tempo, da Fiorella Mannoia in giù, sperava in Virginia Raggi, poi scaricata): un uomo o una donna che ribalti il degrado in decoro con la bacchetta magica. Gualtieri aveva promesso di pulire Roma entro Natale, e si sa: vaste programme. Poi però ha parlato di quella che potrebbe essere una soluzione:  il termovalorizzatore. Tutti contenti? Macché: polemiche a non finire. E forse allora il problema sono anche quelli che le soluzioni, in fondo, non vogliono trovarle. 

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.