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Dacce la fiction: total black al Brancaccio per "Gomorra 5"

Giuseppe Fantasia

Alla seratona di presentazione della serie tv (due palle). Dove l'influencer Khaby Lame chiede autografi a tutti e scambiano il cantante dei Negramaro per Roberto Saviano

Per strada immaginiamo per un attimo che quei cassonetti strabordanti di rifiuti ricordino Le Terril Grand Hornu di Boltanski (presente alla mostra Corpus Domini curata da Fam) o la Venere degli stracci di Pistoletto, ma niente: siamo a Roma e la monnezza ha il sopravvento, più che a Napoli e a Riga, dove è ambientata “Gomorra 5” – la stagione finale, da domani su Sky Atlantic, che vediamo al Teatro Brancaccio. Serata total black con gli interpreti Salvatore Esposito, Marco D’Amore, Arturo Muselli, Ivana Lotito, Roberto Oliveri e molti altri, omaggiati con un gadget geniale: bottiglietta d’acqua in cartone con la scritta “Biv! Famm’capì si me pozz’fida’ ‘e te!”. Piace all’influencer Khaby Lame che chiede autografi a tutti e a Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, scambiato per Roberto Saviano. Se Antonio Ferrante e Nunzia Schiano sono una coppia di attori top come Dino Abbrescia e Susy Laude, Paride Vitale e Victoria Cabello dimostrano di essere, non solo a Pechino Express, “i pazzeschi”, pronti a scatenare un terremoto di consensi nel programma. “La legge del terremoto” è il doc diretto da Alessandro Preziosi presentato al Cinema Farnese. “Il senso della vita, ricorda, appartiene a chi sopravvive”.

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