"Speriamo Calenda sappia stare in partita", dice il senatore e segretario regionale pd Astorre. "Se vuole ritirarsi lo dica", dice il segretario pd romano Casu
Partendo dalla fine, c’è Bruno Astorre, senatore pd e segretario regionale del Pd Lazio, interpellato dal Foglio sul teatro nel teatro del centrosinistra alle prese con la questione “successione a Virginia Raggi”. E Astorre dice, a proposito dell’ultimo scambio di non-amorosi sensi tra Pd e Carlo Calenda: “Confido nel fatto che il centrosinistra sappia trovare la quadra” (quella che non quadra da mesi). E magari è il bicchiere mezzo pieno, fatto sta che quando si chiede ad Astorre di Calenda, e della sua disapprovazione per un’alleanza con i Cinque Stelle, il bicchiere appare sbeccato: “Spero sappia stare in partita”, dice il senatore. Il candidato Calenda, infatti, la partita, per come si è messa ora, sembra quasi disegnarla (si annoia?). Però resta in campo solitario, mentre il centrodestra si prepara alla contesa e Virginia Raggi fa campagna elettorale informale: “Certo, se ogni giorno Calenda attacca il governo…”, sospira Astorre. E quindi? “Beh, spero voglia aiutarci”.
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