Meglio andar per compleanni

Giuseppe Fantasia

Al Jackie O’ il marito della Venier, mentre al Cube si festeggiano i trent’anni di Muccassassina

Viviamo nell’età dell’ansia”, ci ricorda lo scrittore Amitav Ghosh al 37esimo Seminario della Scuola Librai Umberto e Elisabetta Mauri, aggiungendo che “bisogna imparare dal passato, considerare i libri e il loro futuro in un’epoca di catastrofe”. Quest’ultima regna sovrana da queste parti dove tutto è fuori posto, dai fiori che sbocciano prima del tempo ai Fori (Imperiali e non) danneggiati dal primo turista ubriaco di passaggio. Di ansia ne aveva molta Marie Antoinette, interpretata da Isabella Carloni al festival “Tempo” di Palazzo Altemps in uno spettacolo di Cristiano Leone, tra profumi di Francis Kurkdjian e musiche di Billie Eilish. “O ti superi o ti limiti” è il motto di Umberto Ciauri, autore di un calendario astrale che presenta all’Hotel de la Ville. “Se non sai dove andare, l’astrologia ti aiuta; se non ci riesci, c’è la palestra”, dice tra sbadigli dei presenti, carpe diem, panta rei e altre banalità. Meglio andar per compleanni: al Jackie O’ di Beatrice Iannozzi per il marito di Mara Venier, Nicola Carraro, con Alessia Marcuzzi, Peppino Di Capri e Rita Dalla Chiesa, e al Cube per i trent’anni di Muccassassina. “Gli anni più belli” è il film di Gabriele Muccino presentato all’Auditorium Conciliazione con Pierfrancesco Favino e Anna Ferzetti, Kim Rossi Stuart e Ilaria Spada, Claudio Santamaria e Francesca Barra, tutti in gran forma. Al primo piano del palazzo c’è il Chorus, place to be capitolino, tra feste e mostre, come Liquid Shadow della cinese Liao Pei curata da Wang Meng e Gianluca Marziani tra ombre, volti e corpi liquidi. Niente mascherine, ma solo gente mascherata con cappelli, spille e abiti tutti d’oro al Golden Party di Isabella Giampaoli Pontecorvo, una delle serate più riuscite che stabilisce una nuova regola: basta parlare del virus, ma ballare fino a tardi indossando corone.