Un seggio elettorale a Roma (foto LaPresse)

Tutti i nomi nel gran ballo delle elezioni municipali del 10 giugno

Gianluca De Rosa

A sinistra i candidati sono scelti con le primarie, a destra valgono gli accordi tra i partiti, nel M5s la selezione è un mistero

Roma. Il 10 giugno a Roma si ritorna a votare per i municipi III e VIII dove le liti interne al M5s hanno portato al crollo anticipato delle giunte pentastellate. Il municipio VIII comprende Appia Antica, Garbatella e Tor Marancia e conta circa 130 mila abitanti. Il terzo è invece il municipio di Montesacro, Fidene, Bufalotta e Tufello. In questo territorio abitano più di 200 mila persone.

 

Le mini crisi dei cinque stelle che hanno portato alla caduta anticipata delle due giunte hanno storie molto diverse. Al VIII municipio una larga parte di consiglieri grillini e la base dei militanti hanno per mesi duramente attaccato l'ex presidente Paolo Pace, portandolo, ormai un anno fa, alle dimissioni. Pace è poi passato a luglio 2017 a Fratelli d’Italia, dichiarando: “Nei 5 stelle chi ha idee non ha futuro”. Lo seguirono altri due consiglieri grillini. Poche settimane fa Pace è stato candidato al consiglio regionale e oggi potrebbe essere nuovamente candidato presidente del municipio, ma con il centrodestra.

 

Tra gli scranni del palazzo municipale di piazza Sempione, invece, si è consumato uno scontro più personale che politico. Un gruppetto di fuoriusciti ha messo il Movimento in minoranza fino alla sfiducia alla presidente Roberta Capoccioni, fedelissima di Roberta Lombardi e del presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito. Capoccioni, però, verrà nominata dalla sindaca (che in questo momento è la reggente) delegata al municipio e sarà poi la candidata del Movimento. Non ci saranno né primarie online né voti dei militanti in assemblea. Al VIII, invece, nonostante i ripetuti tentativi fatti dal Foglio per conoscere le modalità di scelta del candidato non è dato sapere come avverrà la selezione. E’ verosimile che la candidatura dei pentastellati venga decisa in un’assemblea dei militanti che si svolgerà oggi pomeriggio e che ha tra i punti all’ordine del giorno un sibillino “lista dei candidati”. Era stata d’altra parte questa la modalità alle elezioni di Ostia di novembre. Il mutismo del M5s però lascia pensare che anche qui la candidatura potrebbe essere calata dall’alto. I papabili sembrerebbero i consiglieri uscenti Enrico Lupardini e Massimiliano Morosini.

 

Come dicevamo, invece, l’ex presidente Pace potrebbe essere il candidato del centrodestra. Il condizionale però è d’obbligo. Infatti le candidature del centrodestra, per entrambi i municipi, sono ancora abbastanza in aria. Oggi pomeriggio si vedranno i coordinatori municipali dei quattro partiti del centrodestra, FI, Lega e FdI. Idealmente i candidati dovrebbero essere uno di Forza Italia e uno di Fratelli d’Italia (probabilmente al III FdI e all’VIII FI). Visti però anche gli esiti del voto del 4 marzo, con la Lega quasi al 9 per cento in entrambi i municipi, potrebbero esserci sorprese. In FI e FdI però si fanno ragionamenti di questo tipo: “E’ vero a Roma la Lega è andata forte, ma hanno i voti, non i militanti. Chi candidano?”. Tutti si dicono aperti a ogni scenario. Come spiega Antonello Colangelo, coordinatore di FdI per l’ottavo municipio: “Le candidature verranno decise calibrandole con quelle degli altri comuni laziali al voto”.

 

Intanto però in entrambi i municipi sia FI che FdI hanno i loro cavalli. All’ottavo Forza Italia potrebbe puntare sul vice coordinatore romano Simone Foglio: “Il mio è uno dei nomi su cui si sta ragionando, ma si deciderà in una logica di coalizione. Garbatella è un feudo rosso, ma uniti possiamo vincere”. I candidati di Fratelli d’Italia invece sono Alessio Scimé, candidato presidente nel 2016 oppure, appunto, l’ex grillino Pace. Al III il nome più plausibile è quello di Vincenzo Di Giamberardino, capogruppo di FdI, eletto presidente del consiglio municipale a fine consiliatura, quando la presidente grillina Capoccioni fu messa in minoranza. Ci dice Di Giamberardino: “Sono disponibile, ma con gli altri consiglieri uscenti partiamo alla pari. Credo sarà Fratelli d’Italia a esprimere il candidato nel nostro Municipio”.

 

Oggi si conoscerà probabilmente il candidato al III municipio del Pd: alle 19 si riunisce infatti il direttivo municipale. Le opzioni più probabili sono Paola Ilari, segretaria municipale, e Federica Rampini, consigliera uscente. All’ottavo invece la situazione è più chiara. Ci saranno (forse il 29 aprile) le primarie tra Amedeo Ciaccheri, giovane ex consigliere civico di sinistra, sostenuto dal vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio (che qui fu presidente tra il 2001 e il 2006), ed Enzo Foschi, vicepresidente del Pd laziale, sostenuto da Nicola Zingaretti e da tutto il partito. Come spiega il segretario romano del Pd Andrea Casu: “Decideremo su due tavoli municipali di coalizione le regole e la data  delle primarie”.  La data più plausibile sembra essere il 29 aprile, mentre la coalizione che vorrebbe Casu va dai civici ai Radicali, passando per i verdi.

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