Aspettando Turner

Giuseppe Fantasia

Tutti a casa di Vicky Ducrot, poi riso al limone e di corsa da Benedetta Craveri con Ginevra Elkann

In un posto come questo dove tutto è possibile, persino il lancio di una linea di acque toniche dal nome regale, Royal Bliss, può essere rovinato da una certa “romanità”. Calca all’ingresso in via Tomacelli, ospiti improbabili sotto la pioggia, difficoltà delle hostess nel trovare i nomi in lista. La location, la futuristica Lanterna di Fuksas, non aiuta e dentro c’è solo caos, musica alta, cibo rimediato e insufficiente per quella “carica dei 500”. Ma non era una festa esclusiva? Ci riprendiamo grazie a Vicky Ducrot – capostipite dei Viaggi dell’Elefante e pioniere del turismo organizzato in Italia – e a sua moglie Isabella, pittrice e autrice. A casa loro, uno splendido appartamento a Palazzo Doria Pamphilj, l’unica “Selva Oscura” è il romanzo della scrittrice americana Nicole Krauss, ex di Jonathan Safran Foer. L’editore Guanda le ha organizzato una cena tra amici dove il piatto più richiesto è stato il riso al limone, apprezzato da Cecilia Valmarana, responsabile di Rai Movie e dalla scrittrice Michela Murgia, in questi giorni anche a teatro nei panni di Grazia Deledda. Il paradiso esiste ed è a casa della scrittrice Benedetta Craveri, a pochi passi da piazza del Popolo, dove tra migliaia di volumi per lo più Adelphi, si festeggia Umberto Pasti e il suo “Perduto in Paradiso” (Bompiani) con Ginevra Elkann, la poetessa Patrizia Cavalli, Paolo Mieli e Corrado Augias. Rosi Greco è in forma smagliante, merito anche dei colorati pantaloni di Stephan Janson, lo stilista delle donne che hanno gusto, gli stessi indossati anche dalla light designer Orsina Sforza e dirlo è motivo di compiacimento. Tornare alla normalità è faticoso, ma da oggi c’è Turner al Chiostro del Bramante: dalla Tate sono arrivate quasi cento opere, tra cui “L’Arco di Costantino”, un omaggio alla Roma che fu. Après, c’è stato solo e soltanto le déluge.

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