Francesco Piccolo Vincenzo Livieri/LaPresse

Buche e tartine

Giuseppe Fantasia

Gli aperitivi al “SAnset” e la maionese sudata dello scalcinatissimo premio Strega

In una città sempre più sulla via del tramonto dove – tra buche che sembrano vasche, topi grandi come gatti, un’immondizia che si moltiplica ogni giorno di più manco fosse un replicante di Blade Runner e i nuovi giochi rotanti Fidget Spinner sui banchetti – l’ordinario è il degrado, la follia la normalità. La tombola natalizia è un ricordo meno lontano di quanto si pensi, tanto che qui, a giugno, si può sentir dire “Cinquina”, ma si va allo Strega. L’unico premio capace di far vendere (poche) copie anche al più illeggibile dei romanzi verrà assegnato tra pochi giorni a Valle Giulia – dove torna dopo l’incomprensibile parentesi dello scorso anno – ma i “magnifici cinque” che andranno in finale sono eletti a casa Bellonci, sede dell’omonima fondazione. In quell’appartamento dei Parioli – “una casa per me amica”, disse Cesare Pavese – il caos capitolino la fa da padrone ed è parte integrante dell’ambiente, un po’ come la tappezzeria, i libri e i quadri.

    

Gli imbucati sono quasi sempre di più degli invitati, ma ad avere la meglio è il caldo, con persone che sudano come la maionese sulle poche, immangiabili, tartine. Entrare nella stanza delle votazioni è impossibile e per prendere quel poco d’aria rimasta, l’unica è andare in uno dei terrazzini, ma anche quelli sono presi d’assalto. Ad un certo punto, spunta anche la Raggi, ma sta talmente poco che ci sembra una visione.

  

Dopo il verdetto, via di corsa per i cinque piani (l’ascensore è bloccato) con Cristina Comencini e, stravolti, ne facciamo altri sette (ma in ascensore) al rooftop dell’Hotel Radisson Blu, zona Termini. Ci riprendiamo grazie a “Parco 1923”, il profumo di Paride Vitale, storico “mago” della comunicazione molto amato da Maurizio Cattelan, che per Roma ha pensato a “SAnset Sanbitter”, evento di successo a base di cibo, vino e musica. Ivan Cotroneo è con Maria Sole Tognazzi, l’hair stylist Massimo Serini con Carolina Crescentini che gira in piscina con due bicchieri in mano, uno con il gin tonic, l’altro con l’acqua. Il dj Daniele Greco fa ballare tutti, anche Alessandro Preziosi, che in attesa di vederlo sul palco per il suo Van Gogh, si scatena scalzo con un look alla Robinson Crusoe assieme a Simone Buffardi De Curtis, nipote di Totò.

  

“Vorrei morire brillo”, canta Tommaso Paradiso del gruppo “Thegiornalisti” durante il suo live, “la musica ci fa impazzire / e chi se la scorda più”?

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