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L'istituto Angelo Mai simbolo della Roma delle opere incompiute

Nathalie Naim

L'edificio era stato acquisito dal Comune nel 2004 a seguito di accordo con il Demanio per trasformarlo in una scuola. Il progetto esecutivo prevede tre lotti di lavori tutti già finanziati

Roma è la città delle opere incompiute, un emblema ne è di certo l’istituto Angelo Mai nel cuore del rione Monti. Questo edificio è stato acquisito dal Comune nel 2004 a seguito di accordo con il Demanio per trasformarlo in una scuola, come era in passato.   Il primo stanziamento per i lavori di restauro è avvenuto nel 2005 ma l’immobile venne occupato abusivamente. I lavori poterono riprendere solo nel dicembre 2006. Il progetto esecutivo per l’Angelo Mai prevede tre lotti di lavori tutti già finanziati, uno per il consolidamento, un altro per realizzare gli impianti, uno per le rifiniture. La realizzazione dell’ultimo lotto venne bloccata nel 2010 a causa del patto di stabilità. Nel corso di questi sette anni l’edificio è rimasto abbandonato, esposto alla pioggia per mancanza di infissi, agli atti vandalici, è stato usato come dormitorio da senza fissa dimora e come base per compiere effrazioni nelle case vicine. Giovedì, a seguito di un incontro con l’assessorato comunale, ha avuto luogo una commissione Bilancio del I Municipio da me presieduta in presenza dell’assessore alla scuola del I Municipio Giovanni Figà Talamanca. I tenici si sono impegnati a aggiornare il progetto, ormai invecchiato, entro il mese di dicembre. E la Ragioneria si è impegnata a rilasciare per tempo i fondi sinora bloccati. Speriamo che l’Angelo Mai possa diventare da opera incompiuta il cuore pulsante del Rione Monti.

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