foto LaPresse/mauro scrobogna

I venditori di paccottiglia per le strade di Roma

Nathalie Naim

Fare l'ambulante, senza pagare le tasse, conviene più che lavorare in fabbrica 

Il video gira su Facebook, lo troverete facilmente: si vede un ambulante abusivo che nasconde le sue merci stipandole sotto la garitta dei vigili urbani di piazza Venezia, in pieno giorno e sotto gli occhi dei passanti. La scena è di normale quotidianità romana, e dà il senso della situazione rispetto al fenomeno dell’abusivismo fuori controllo nelle aree del centro. I venditori a ogni passo assillano turisti e romani offrendo paccottiglia o merci contraffatte, cercano di convincere persino i bambini ad acquistare oggetti privi dei marchi di conformità europea previsti dalla legge e che dunque potrebbero anche contenere materiali tossici, o pericolosi. D’altra parte sono solo quattro le piazze del centro presidiate da un corpo dei vigili urbani a corto di personale e senza fondi di straordinario. Ci credo che gli abusivi nascondano le merci sotto le garitte dei pizzardoni: non ci sono mai! Sembra infatti mancare del tutto un indirizzo politico a livello centrale per la legalità e il decoro del centro storico. Mi è capitato di parlare, l’altro giorno, con uno di questi ambulanti, che mi ha raccontato la sua storia: arrivato come clandestino è andato dapprima nel nord Italia, dove ha trovato lavoro in fabbrica. Poi però gli hanno riferito che a Roma si lavora molto bene, e che è tutto organizzato per vendere stikers, acqua, sciarpe, cappelli o gadget cinesi ai turisti. Esentasse e senza controlli. E in effetti, sorridente, mi raccontava che si trovava bene.

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