GoogleMaps e libri a Milano

Maurizio Crippa

Il weekend di BookCity, un successo con molta discrezione e la mappa letteraria di Milano

Questo per i milanesi è il lungo weekend, iniziato ieri, di BookCity, fino a domenica 19. Non è un salone del libro, non è un festival letterario come ce se sono in tante città. E’ una cosa molto milanese, un dentro e fuori da librerie e piazzette, da teatrini e locali in cui ci si mette in mostra (gli editori e gli scrittori) senza mai mettere in ansia il pubblico, i passanti. Non si vende, in pratica. Si parla e si legge. E’ una cosa molto milanese, ormai diventata la tradizione di un weekend di passeggio prima di quello canonico di Sant’Ambrogio. Ma questo lo si è già detto molte volte; forse quello che non tutti sanno è che BookCity, giunta alla sesta edizione, lo scorso anno totalizzò 160 mila visitatori, a fronte dei 140 mila biglietti staccati dal Salone di Torino. Un successo diffuso, solido e ovattato, si dice.

 

Succedono tante cose per tutti i gusti, in questi giorni, una meritoria e intelligente è la presentazione ufficiale, anche se funziona già da qualche tempo, su GoogleMaps, della “Mappa Letteraria di Milano”, curata e realizzata dall’Associazione Quarto Paesaggio. Trattasi di una vera mappa interattiva, come quelle con cui gli appositi segnalini vi indicano la posizione dei ristoranti o dei negozi, solo che qui ci sono una marea di librini che vi squadernano ognuno un piccolo mondo letterario, una citazione ad hoc. Milanesi scrittori o scrittori di passaggio a Milano, che ne hanno detto qualcosa, hanno citato una via o un luogo. Da prima dell’Ottocento ai contemporanei. Dal Carlo Cattaneo dell’Insurrezione di Milano nel 1848, “ “Cernuschi si adoperava intanto per farli accomodare in casa del conte Taverna, posta all'altro lato della via de’ Bigli, ch’è angusta, tortuosa e agevole a serragliare. Il giardino confinava con altri; onde prima che il quartier generale fosse accerchiato, si avrebbe agio di trasferirlo altrove. Cernuschi si procacciò la chiave d’un cancello che s’apriva dietro i giardini, di fronte alla casa d’Alessandro Manzoni”, agli angoli nascosti di un bravo giallista contemporaneo come Hans Tuzzi: “Prossima a piazza Vesuvio, via Allegranza era una di quelle minuscole strade fatte di case basse e silenzio che Milano dimentica come valli nascoste tra la corrente tumultuosa dei suoi viali”. Citazione che fa molto spirito BookCity.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"