preghiera

L'ateismo è un pericolo per le zeppole di San Giuseppe

Camillo Langone

Le zeppole richiedono la crema e la crema richiede il latte e il latte richiede gli allevamenti, e adesso pure quelli sono nel mirino degli atei di Bruxelles, animalisti e ambientalisti ma soprattutto statalisti

San Giuseppe, domattina metto la sveglia presto per andare a comprare le tue zeppole, prima che finiscano e prima che le proibiscano, perché le zeppole richiedono la crema e la crema richiede il latte e il latte richiede gli allevamenti, adesso pure quelli nel mirino degli atei di Bruxelles e li chiamo atei perché atei sono, senzadio sono, senza colui che disse “Riempite la terra e soggiogatela”. Gli atei di Bruxelles, di volta in volta ambientalisti, animalisti, climatisti, covidisti, genderisti, omosessualisti, salutisti, ma sempre ugualmente statalisti, perché senza Stato queste loro ideologie non riuscirebbero a imporle, e sempre ugualmente atei, sempre bisognosi di falsi idoli da mettere al posto del vero Dio, sono la dimostrazione che nessuna civiltà può sopravvivere all’ateismo di massa. Fin quando l’ateismo era prerogativa di quattro sofisti, di quattro darwinisti, nulla di grave. Ma ora che in Europa gli atei sono centinaia di milioni la società non ha più fondamenta e traballa sempre più forte alle sempre più frequenti frenesie collettive: ecco la follia, ecco la fame. San Giuseppe, domattina fammi trovare le tue zeppole devote e sagge. Con molta crema.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).