Duomo e Battistero di Parma (Wikimedia)

Preghiera

Il determinismo elimina la personalità, e quindi la persona

Camillo Langone

Quel pensiero per cui le scelte personali delle persone dipendono da cosa c'è scritto nella propria carta d'identità è un'erbaccia da estirpare

A morte il determinismo perché il determinismo uccide. Negando la personalità cancella la persona, riducendola a numero, statistica, pollo di allevamento. Li vorrei strozzare quelli che dicono “Ti piace il Lambrusco perché sei di Parma”: a parte che a Parma di amantissimi del Lambrusco ci sono soltanto io, il più autoctono dei vitigni autoctoni non l’ho ereditato, l’ho conquistato, dopo studio e confronto, dopo il Sangiovese di Romagna e l’Aglianico del Vulture, i vini con cui sono cresciuto. Anche al cavallo crudo sono arrivato in seguito, sul desco famigliare non compariva, me lo fece scoprire un’amante di via Montanara, avevo quasi vent’anni. Pure a Cristo sono arrivato abbastanza tardi e abbastanza per conto mio, non mi avevano nemmeno mandato a dottrina e le parrocchie mi suscitavano ribrezzo (in questo non sono cambiato).

Li vorrei strozzare i deterministi, i dualisti che attribuiscono scelte personalissime, ponderatissime, all’anagrafe (boomer/millennial), all’origine (Nord/Sud), all’educazione (famiglia cattolica/atea)... Invece fui io a scegliere di leggere il Vangelo e dunque a capire, come scrive Calasso, che Gesù è il migliore. (Mentre il determinismo è il meccanismo mentale, carcerario e zootecnico, di chi non legge ovvero di chi non legge i grandi libri, i testi che liberano dal proprio microscopico spazio/tempo).
 

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).